Natale di persecuzione per i cristiani indiani
Gli episodi di violenza anti-cristiana più gravi si sono verificati nel Punjab e nel Chhatisgarh, dove le frange nazionaliste indù hanno minacciato di gravi conseguenze coloro che festeggiano la nascita di Cristo.
Delhi (AsiaNews) – La minoranza cristiana dell’Unione indiana “è stata oggetto di diversi attacchi la vigilia ed il giorno stesso di Natale” da parte di fanatici nazionalisti indù che “hanno preparato una campagna d’odio tesa a distruggerla”. Lo denuncia l’All India Christian Council, organizzazione che riunisce le denominazioni cristiane di tutto il Paese.
 
Arun Pannalal, segretario generale del Forum cristiano dello Stato centrale del Chhatisgarh, racconta che “la vigilia di Natale, circa 50 veicoli con a bordo dei nazionalisti indù sono sfilati per le vie della capitale Raipur annunciando a tutti che avrebbero fermato ogni tipo di celebrazione cristiana”.
 
Non contenti, “il giorno dopo hanno picchiato un’insegnante accusata di aver distribuito Bibbie nella sua classe. Le accuse sono del tutto infondate, ma la polizia ha deciso di arrestarla con l’accusa di portare avanti conversioni forzate”. Con la stessa accusa, i membri della frangia estremista del Dharma Sena hanno attaccato un pastore cristiano che regalava dolci ad alcuni bambini il giorno di Natale. Anche lui è ora in carcere.
 
Nel Punjab, la polizia locale ha arrestato un pastore della comunità del Buon Pastore e lo ha avvertito di gravi conseguenze “se avesse celebrato il Natale parlando di Cristo”. Lo stesso trattamento è stato riservato ad altri 2 leader protestanti, che il 23 dicembre sono stati arrestati e rilasciati il giorno dopo con l’avvertimento di “non predicare più il Vangelo”.
 
Secondo l’All India Christian Council, questi “sono solo degli esempi, perché è impossibile riportare tutti gli episodi di violenze e persecuzione che si sono verificati in questo periodo”.