Dopo il terremoto, riprendono a rilento le telecomunicazioni asiatiche
La scossa che ha colpito le coste meridionali di Taiwan ha danneggiato i cavi sottomarini che collegano telefoni e connessioni Internet di Taiwan, Hong Kong, Cina, Corea del Sud e Giappone. Previste altre 2 settimane per un ritorno alla piena normalità.
Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Torna lentamente alla normalità la situazione delle telecomunicazioni asiatiche, messe a dura prova dal terremoto che ha colpito Taiwan il 26 dicembre scorso ed ha tranciato i cavi di fibra ottica che collegavano il continente al resto del mondo.
 
I gestori dei provider Internet ed alcune compagnie d’affari lamentano ancora alcuni problemi per la connessione alla Rete, mentre i gestori telefonici avvertono che occorreranno settimane per riparare i cavi sottomarini danneggiati.
 
Il terremoto, di magnitudo 7.1, ha colpito le coste meridionali di Taiwan. Dopo la scossa, sono saltati i collegamenti di Taiwan, Hong Kong, Cina, Corea del Sud e Giappone. Un rappresentante della maggiore industria di comunicazioni dell’isola, la Chunghwa Telecom, sostiene che i danni saranno riparati entro oggi, ma milioni di utenti Internet continuano ad avere problemi nell’uso della connessione.
 
Il governo di Hong Kong ha chiesto ai suoi cittadini di non accedere a siti stranieri “se non per motivi seri” ed ha inviato un gruppo di ingegneri a verificare lo stato del cablaggio sottomarino. Per Au Man-ho, dell’Autorità per le telecomunicazioni del Territorio, “6 cavi principali sono stati danneggiati in maniera grave: ne rimane 1, ma con capacità limitate. Serviranno almeno altre 2 settimane per tornare alla normalità”.