Pechino, “vicino” lo smantellamento del nucleare coreano
Secondo il capo negoziatore di Seoul, i colloqui a sei iniziati ieri nella capitale cinese sono “quelli buoni”. Nessun accenno da parte di Pyongyang ai conti correnti congelati a Macao. Lo stop alle operazioni atomiche in cambio di energia.
Pechino (AsiaNews) – Un inaspettato, positivo passo in avanti verso la tanto agognata denuclearizzazione della penisola coreana. E’ questo il commento di un anonimo diplomatico coreano - che partecipa ai colloqui a sei sul disarmo nucleare in corso a Pechino – riguardo alla bozza di accordo per lo smantellamento dei reattori nordcoreani presentata oggi dalla Cina.
 
I negoziatori di Cina, Stati Uniti, Russia, Giappone e le due Coree si sono incontrati ieri per il nuovo round di colloqui, ma questa volta “potrebbe essere quella buona”. Chun Yung-woo, capo negoziatore di Seoul, spiega infatti che “prima della riapertura dei colloqui ufficiali vi sono stati diversi incontri bilaterali, formali ed informali, fra le nazioni interessate. Ci aspettiamo un accordo sulla bozza, da parte di tutti”.
 
Secondo le prime indiscrezioni, il documento prevede l’immediata interruzione di ogni attività nei due reattori nordcoreani e l’invio di ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. In cambio, Pyongyang potrebbe accettare l’invio di fonti energetiche alternative, primo fra tutti il petrolio grezzo.
 
Nessun accenno ai conti correnti di Pyongyang “congelati” nelle banche di Macao: sarebbe proprio questo, spiega il diplomatico, il punto di svolta. Kim Gye-gwan, negoziatore del regime stalinista, non ha parlato della questione nel corso del suo discorso di apertura, a differenza di quanto avvenuto lo scorso dicembre.