Card. Rosales: fermate gli Ogm americani
di Santos Digal
L’arcivescovo di Manila chiede una moratoria delle importazioni e sottolinea il pericolo denunciato da scienziati, che i prodotti geneticamente modificati rappresentano per le persone e per l’ambiente.

Manila (AsiaNews) – Fermate il riso geneticamente modificato, prodotto negli Usa, perché mette a rischio la salute umana e l’ambiente. E’ la richiesta che il cardinale di Manila Gaudencio Rosales ha rivolto al governo filippino, in una lettera inviata al presidente Gloria Macapagal-Arroyo lo scorso 9 febbraio.

 “Crediamo – scrive il porporato – di doverci opporre con forza ad ogni esperimento o di cibi geneticamente modificati che non sono sicuri, né buoni per l’ambiente. Noi volgiamo nutrire il nostro popolo con cibo prodotto secondo metodi naturali”.

Il cardinale ha fatto sua la petizione del Centro ecologia dell’arcidiocesi di Manila è stata firmata da duemila persone che avanzano numerose obiezioni sull’importazione e la vendita nelle Filippine di prodotti generalmente modificati. Nella petizione si chiede in particolare di togliere dai supermercati l’Uncle Sam Texas Long Grain Rice, distribuito dalla società statunitense Purefeeds Inc.

Oltre al ritiro dei prodotti, il cardinale domanda che sia imposta una moratoria all’importazione di riso geneticamente modificato dagli Usa; chiede che il dipartimento dell’agricoltura sottoponga ad esami il riso importato e che sia fermata la moltiplicazione dei prodotti alimentari geneticamente modificati; definisce come un compito urgente la certificazione obbligatoria del processo di produzione di tutti i cibi importati.

“Come istituzione ecclesiale – ha sostenuto il card. Rosales – abbiamo l’obbligo morale di proteggere l’interesse del popolo di Dio ed il diritto ad esso collegato, di salvaguardare il cibo e la sanità ambientale. Studiosi indipendenti e specialisti di ecologia, nazionali ed internazionali, hanno messo in guardia che prodotti e alimenti generticamente modificati possono essere veramente dannosi per l’ambiente e per l’essere umano”.