Gao Yaojie, attivista contro l’Aids, ancora agli arresti domiciliari
Doveva ritirare un premio a Washington, ma la polizia la blocca. È famosa per aver denunciato il commercio di sangue e trasfusioni fra i contadini dell’Henan, che ha provocato la diffusione del virus nella regione.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Una anziana dottoressa, vincitrice di un premio per la sua lotta e denuncia contro l’Aids in Cina, rimarrà agli arresti domiciliari anche durante il periodo del Capodanno cinese.

Gao Yaojie, 80 anni, è famosa in Cina e nel mondo per aver portato alla luce la diffusione dell’Aids nell’Henan, la sua terra di origine. Negli anni ’90, dispensari del governo hanno aperto un commercio di sangue sfruttando la povertà di molti contadini. Il poco igiene delle trasfusioni ha diffuso il virus dell’Hiv. La sua aspra denuncia, diffusa in tutto il mondo, non ha portato a nessuna critica o arresto di responsabili governativi.

Il mese prossimo, la dottoressa Gao avrebbe dovuto andare a Washington per ritirare il premio internazionale “Vital voice global partnership”, una ong il cui presidente onorario è Hillary Clinton.

Ma finora la polizia l’ha bloccata e non le permette di andare fino a Pechino per richiedere il visto. Gao ha detto ieri che rinuncia ad andare a Washington e ha domandato alla sorella, che vive a Los Angeles, di ritirare il premio al suo posto.

Come “compenso” di questa scelta, la sua linea telefonica è stata riattivata, ma 4 poliziotti rimangono a guardia fuori del suo appartamento a Zhengzhou (Henan).

Intervistata per telefono da Reuters, Gao ha dichiarato: “Penso che mi terranno segregata fino a marzo. Non vogliono che io parli di Aids, soprattutto agli stranieri. Ma se non parlo, temo che l’Aids si diffonderà di più, proprio attraverso le trasfusioni di sangue”.

Secondo dati ufficiali, nell’Henan vi sono 25  mila casi di Aids.