Libero Daniele Mastrogiacomo: "soddisfazione" da Kabul
Il giornalista italiano è stato rilasciato oggi, probabilmente scambiato con 5 detenuti talebani di spicco. Ancora incertezza sulla sorte dell’interprete afghano sequestrato con l’inviato di “La Repubblica”. Parroco di Kabul: abbiamo sempre pregato per loro.
Kabul (AsiaNews) – Anche dal governo afghano arrivano le prime conferme della liberazione di Daniele Mastrogiacomo, l’inviato del quotidiano italiano “La Repubblica”, in mano ai talebani della provincia di Helmand dal 5 marzo scorso. Shukria Barakzai, deputata della Wolesi Jirga (Camera bassa del Parlamento) ha espresso “soddisfazione per la conclusione positiva della vicenda, per la quale – ha detto ad AsiaNews – Kabul ha lavorato moltissimo”. Insieme a Mastrogiacomo i talebani avevano rapito anche due afghani: l’autista, ucciso poco dopo perché sospettato di essere una spia, e l’interprete, Adjmal Naskhbandi, sulla cui sorte le stesse autorità afghane mantengono il riserbo. Il sequestro è subito apparso di carattere politico e quindi di “delicata e difficile” gestione.  A fare da mediatrice nelle trattative, l’organizzazione umanitaria Emergency.
 
A dare notizia del rilascio oggi l’agenzia di stampa afghana Pajhwok, secondo la quale la consegna dell’ostaggio è avvenuta intorno alle 5 del pomeriggio (ora locale). Poco dopo anche il ministero degli Esteri italiano ha confermato la notizia. A quanto riporta la stessa Pajhwok, il mullah Dadullah, comandante talebano delle province sud-occidentali, ha riferito che la libertà di Mastrogicamo è stata ottenuta in cambio del rilascio di 5 prigionieri talebani di spicco.
 
“Grazie a Dio tutto si è concluso positivamente” ha commentato p. Giuseppe Moretti, parroco dell’unica chiesa in Afghanistan, interna all’ambasciata italiana a Kabul. Nei giorni del sequestro – ricorda il sacerdote – la comunità cattolica internazionale ha sempre pregato per Mastrogiacomo e gli altri rapiti in Afghanistan, per la loro salvezza, come esseri umani, al di là della nazionalità”.