Giovani irakeni cattolici in preghiera con il Papa “sognano” di essere alla Gmg 2008
Domani ad Erbil circa 80 ragazzi da tutto l’Iraq si riuniscono per seguire la preghiera del Papa con i giovani di Roma in preparazione della prossima Gmg. Seguirà una giornata di ritiro spirituale. A Kirkuk due sorelle caldee uccise nella loro casa.
Erbil (AsiaNews) - Circa 80 giovani iracheni si riuniranno al Santuario di Maria, ad Erbil, nord del Paese, per pregare insieme al Papa, che domani incontra i giovani di Roma in preparazione della prossima Giornata mondiale della gioventù (Gmg). I ragazzi - riporta il blog Baghdadhope - sono cristiani che vivono nella regione semi autonoma del Kurdistan, ma provengono da varie diocesi dell’Iraq.
 
L’appuntamento, organizzato dal parroco della chiesa caldea del Sacro Cuore di Erbil, p. Rayan Atto, durerà due giorni. Domani, 29 marzo, i ragazzi ascolteranno in diretta la preghiera di Bendetto XVI, introdotta dal sacerdote stesso e tradotta in arabo ed aramaico. Il fine è quello di raccogliersi in unione spirituale con il Papa e tutti i giovani che nel luglio 2008 parteciperanno alla Gmg a Sydney, in Australia. Il programma della giornata di domani prevede poi l'Adorazione notturna che terminerà la mattina del giorno seguente.
 
Il 30 marzo alle 12.00 verrà celebrata la Santa Messa a cui seguirà, a conclusione delle giornate di ritiro spirituale, un momento di festa per tutti i partecipanti. “Il sogno dei ragazzi iracheni - dice p. Atto - sarebbe quello di partecipare alla prossima Gmg; questo avrebbe un alto valore simbolico sia per loro, membri di una comunità che sta soffrendo l'isolamento in cui l'Iraq tuttora vive, sia per i giovani cristiani di altre parti del mondo che potrebbero così confrontarsi con i propri fratelli iracheni direttamente”.
 
Già in passato i giovani iracheni avevano manifestato l’importanza che per loro rappresenta la Gmg. Pur di essere a Colonia, nell’agosto 2005, due ragazzi di Mosul hanno affrontato un lungo viaggio e continui ostacoli burocratici.
 
La speranza e la fede di questi giovani sfida le violenze che continuano a colpire l’Iraq e la comunità cristiana. La notte del 26 marzo scorso a Kirkuk due sorelle caldee sono state uccise nella loro casa vicina alla cattedrale della Vergine; la polizia non ha fornito dettagli, ma fonti locali di AsiaNews riferiscono che si è trattato di una rapina.