Sottopagati i lavoratori cinesi di McDonald's, Kentucky Fried Chicken e Pizza-Hut
Un quotidiano cinese afferma che i giganti americani dela ristorazione retribuiscono i dipendenti part-time meno del minimo salariale. Lavorano anche 10 ore di seguito senza pause e senza diritti. Dopo la denuncia di un giornale, ora le autorità svolgono indagini, alle quali le società dicono di collaborare. Intanto molti dipendenti preannunciano cause legali.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Cinque/sei yuan (65/77 centesimi di dollaro) l’ora: è la paga che i giganti della ristorazione veloce McDonald’s, Kentucky Fried Chicken (KFC) e Pizza-Hut danno in Cina ai dipendenti part-time. E ora questi le chiameranno in giudizio. La denuncia è del quotidiano New Express Daily di Guangzhou che, dopo mesi di accertamenti, rivela che le tre ditte pagano i lavoratori part-time molto meno dei minimi salariali previsti per legge e li fa lavorare quanto un dipendente a tempo pieno, senza riconoscere loro i relativi vantaggi.

Secondo il quotidiano, la McDonald’s paga i dipendenti part-time 5,3 yuan l’ora a Guangzhou, 5,1 yuan a Dongguan e “più di 5 yuan” a Shenzhen. Sempre a Guahgzhou, la Pizza-Hut li paga 5,8 yuan l’ora e la KFC 5,5 yuan l’ora. La legge del Guangdong dice che i dipendenti a tempo parziale debbono ricevere almeno 7,5 yuan l’ora nelle grandi città come Guangzhou, 6,6 nella città di medie dimensioni come Dongguan e Zhuhai e 5,8 yuan in quelle piccole. La paga minima varia secondo la zona: a Pechino è di 550 yuan al mese, mentre nella più ricca Shanghai è di 650 yuan.

Il quotidiano riporta i racconti di alcuni lavoratori. Uno studente universitario che lavora nel McDonald’s di Guangzhou racconta che l’orario arriva a 10 ore quotidiane senza pausa per il pasto. “Noi – spiega – dobbiamo lavorare veloci tutto il tempo e non possiamo prenderci pause”. Wang Huapinq, coautrice dell’indagine, dice che circa il 70% dei dipendenti part-time sono studenti e si chiede “come possano studiare, dopo un simile massacrante orario di lavoro”.

La legge prevede che chi lavora più di 5 ore al giorno e di 30 ore a settimana va considerato un dipendente a tempo pieno con tutti i conseguenti diritti, come le ferie pagate. Ma KFC e Pizza-Hut non riconoscono questi diritti a chi è assunto come lavoratore part-time, qualsiasi orario poi lavori.

Secondo dati ufficiali, McDonald’s e KFC hanno circa 3mila punti ristoro nel Paese con circa 200mila dipendenti. Oggi la McDonald’s in una dichiarazione dice che ha sempre rispettato le leggi e che sta collaborando con le autorità del lavoro “per chiarire la situazione”. Mentre la Yum Brands Inc. (per KFC e Pizza-Hut) sostiene che ci può essere stata incertezza se gli studenti siano compresi nella legge sul part-time. Non spiega, però, perché gli studenti possano essere esclusi dai minimi salariali.

Ora Zhang Fengqi, vicedirettore del Dipartimento del Lavoro e per la sicurezza sociale del Guangdong ha aperto un’indagine e promette sanzioni per chi ha violato la legge. Le autorità ricordano anche che McDonald’s e KFC non hanno rappresentative sindacali aziendali.

Intanto Zhu Yongping, avvocato di Guangzhou, dice che ci sono state “gravi violazioni” dei diritti dei lavoratori e annuncia azioni legali.