Centinaia di cuccioli di foca muoiono sul Mar Caspio
Trovate finora oltre 500 carcasse. La moria prosegue da settimane, senza che nessuno intervenga o trovi la causa. Si teme che l’inquinamento ambientale colpisca gli animali durante il delicato periodo dell’allattamento.

Almaty (AsiaNews/Agenzie) – Oltre 500 foche del Mar Caspio, soprattutto cuccioli, sono state trovate morte sulla costa del Kazakistan occidentale, regione di Mangystau, in circa 3 settimane. Oggi il ministro kazako per le Emergenze ha ammesso che ne è tuttora “ignota” la causa.

“Circa 50 foche sono adulte – ha detto il portavoce del ministro – ma le altre sono cuccioli. Una commissione apposita è al lavoro per trovare la causa”.

Agenzie di stampa parlano di un’epidemia virale, ma altre fonti temono che dipenda dal deterioramento dell’ambiente. Nel Mar Caspio nel 2.000 sono morte oltre 10mila foche a causa di un’intossicazione cronica. La Phoca caspica è già in rapido declino, passata da oltre 400mila esemplari degli anni ’80 a meno di 100mila, per l’inquinamento e la caccia indiscriminata. Questo è il delicato periodo dell’allattamento e della crescita dei piccoli.

Mels Eleusizov, leader ambientalista kazako, sospetta che l’ambiente possa essere stato deteriorato per l’attività delle compagnie petrolifere. Nella parte kazaka del Mare ci sono i giacimenti di petrolio di Kashagan, tra i maggiori del mondo, con numerosi depositi di petrolio e di gas. Esperti osservano che nella zona petrolifera l’acqua è piena di sostanze inquinanti (in gran parte eredità dell’era sovietica), che si accumulano nel corpo delle foche, ne diminuiscono le difese immunitarie e le rendono sterili. Notano, ancora, che in zone vicine, come sulle coste dell’Azerbaigian, non sono state trovate foche morte, come conferma il ministero per l’Ecologia dell’Azerbaigian. (PB)