Riapre il Virginia Tech, studenti ritornano al campus del massacro
Dopo le cerimonie in memoria delle vittime, avvenute il Corea ed in America, il Consiglio dell’università ha offerto agli studenti tre scelte: riprendere gli studi in maniera normale e finire il semestre; interromperlo ed ottenere una votazione in base a quanto fatto fino ad ora; lasciare i corsi senza alcuna penalità.
Washington (AsiaNews/Agenzie) – Dopo diverse cerimonie commemorative, riapre oggi agli studenti il Virginia Tech, sconvolto dal massacro operato lo scorso 16 aprile da Cho Seung-hui, che in un raptus omicida ha ucciso 32 persone e poi si è suicidato.
 
Consapevole del trauma subito dagli studenti, il Consiglio dell’università ha però offerto loro tre scelte: riprendere gli studi in maniera normale e finire il semestre; interromperlo ed ottenere una votazione in base a quanto fatto fino ad ora; lasciare i corsi senza alcuna penalità.
 
Fino ad ora, molti ragazzi hanno scelto di tornare: “Voglio rientrare in aula – dice Paul Deyerle, che nella sparatoria ha perso un caro amico – perché mi sembra troppo strano non venire più qui”. Ashleigh Shifflett, che ha partecipato alla cerimonia religiosa in ricordo delle vittime, aggiunge: “Sono stato felice di rivedere la mia famiglia, ma ora è questa casa mia”.
 
Durante la settimana scorsa, le comunità della Virginia e quelle della Corea del Sud hanno celebrato diverse funzioni in memoria delle vittime. I buddisti di Seoul hanno organizzato ieri un incontro “per pregare per il riposo delle anime di chi è morto nel Virginia Tech”. Uno striscione alzato al tempio maggiore di Hwagyesa recitava: “Anche per l’anima di Cho”.
 
I cristiani del “Paese del calmo mattino” hanno celebrato messe e cerimonie religiose speciali: nella cattedrale maggiore della capitale, il card. Cheong ha celebrato una messa di suffragio per le anime dei defunti ed ha benedetto un altare eretto “in memoria”.
 
In Virginia, dopo la grande veglia di preghiera che si è svolta la notte dopo la strage – cui hanno partecipato decine di migliaia di persone, fra le quali il presidente Bush – le chiese protestanti locali hanno ricordato ogni singolo studente morto.
 
Il pastore della chiesa metodista di Blacksburg, dove si trova il campus del Virginia Tech, ha concluso la commemorazione di ieri dicendo: “Tutto quello che è accaduto sembra incredibile, ma è vero. Non riusciremo mai a capirlo”.