Pechino 2008: la torcia olimpica e i problemi politici
Polemiche con Taiwan che accusa Pechino di volerla soffocare. Polemiche anche per il passaggio della torcia sul Monte Everest, nel Tibet che rivendica libertà. Vari gruppi stanno programmando proteste pubbliche, in occasione del passaggio.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La presentazione del tragitto della torcia olimpica verso Pechino 2008 sta suscitando molte critiche. Anzitutto con Taiwan. L’Isola accusa Pechino di avere organizzato il passaggio su Taiwan in modo da evidenziare che esa è solo una provincia e parte della Cina. Anche il passaggio sul Monte Everest in Tibet, si preannuncia infuocato: gli attivisti per i diritti umani promettono proteste pubbliche.

La torcia percorrerà 137mila chilometri con 22mila tedofori attraverso i 5 continenti, anche percorrendo l'antica via della seta, toccando 20 città, partendo il 25 marzo da Olimpia in Grecia fino a Pechino per la cerimonia di inaugurazione dell’8 agosto. Dopo Ho Chi Minh City in Vietnam è previsto che vada a Taipei il 1° maggio per restarci un giorno. Poi a Hong Kong e a Macao.

A Taipei, Ma Lu Chung-Jen, direttore di gabinetto del Consiglio nazionale per la salute fisica e lo sport, protesta ed esige che la torcia “per entrare e uscire da Taiwan deve passare per un Paese terzo”, diverso dalla Cina. Taipei teme che Pechino, con il passaggio diretto della torcia da Taiwan in Cina, voglia sottolineare che considera l’Isola parte del suo territorio. Per questo pretende che il tedoforo lasci Taiwan per andare in un Stato diverso dalla Cina.

Jiang Xiaoyu, vicepresidente del Comitato organizzatore dell’Olimpiade, accusa a sua volta Taiwan di voler “politicizzare la strada della torcia, andando contro lo spirito olimpico”. Le due parti proseguono le trattative.

La torcia passerà a maggio anche per il Monte Everest, che costituisce il confine tra Nepal e Tibet. Ma l’inclusione nel percorso del Tibet, occupato dalla Cina negli anni ’50, può causare proteste locali e internazionali. I tibetani accusano Pechino di voler distruggere la loro cultura. Il Dalai Lama, loro leader spirituale, da decenni vive in esilio in India. Diverse organizzazionei non governative che sostengono la libertà del Tibet promettono manifestazioni di protesta per il passaggio della Torcia nell'area. Il 25 aprile 4 cittadini Usa sono stati arrestati per avere esposto uno striscione che chiede l’indipendenza del Tibet.

La torcia passerà per tutte le province cinesi toccando 113 città e per molte metropoli asiatiche, tra cui Pyongyang nella Corea del Nord. (PB)