Bomba contro bus militare a Colombo: due morti
Ancora non è accertata la natura dell’attentato nella capitale: la polizia sta chiarendo se si tratti di un kamikaze tamil o di un ordigno radiocomandato. All’alba i ribelli delle Tigri hanno attaccato una base navale nel nord, sequestrando anche armi e munizioni.
Colombo (AsiaNews/Agenzie) – È di due soldati morti ed altri 5 feriti il bilancio dell’attentato contro un convoglio militare, avvenuto stamattina nella capitale dello Sri Lanka, Colombo. Lo riferiscono fonti di polizia e ospedaliere. L'attacco è stato condotto a Pettah, appena fuori la città. Dalle prime informazioni non è ancora chiaro se si tratti di un kamikaze tamil o di un ordigno radiocomandato. Il portavoce della polizia ha detto che non si esclude nessuna ipotesi.
  
L’esplosione è avvenuta poche ore dopo che i ribelli delle Tigri per la Liberazione del Tamil Eelam (Ltte) avevano attaccato una base navale governativa a Delft, un isolotto al largo della penisola settentrionale di Jaffna. Dell’operazione ha parlato il portavoce dell’Ltte, che riferisce anche della morte di 4 ribelli e della presa di diverse armi e munizioni. L’esercito regolare ha confermato l’attacco, precisando che l’Ltte ha impiegato 15 imbarcazioni, tra cui le famigerate “barche suicida”, ma non ha fornito ulteriori dettagli sulle perdite. Fonti militari parlano di “meno di 10 morti”.
 
L’escalation di violenze tra governativi e i ribelli ha praticamente vanificato il cessate-il-fuoco firmato nel 2002, nel tentativo di fermare la più che ventennale guerra civile in cui sono rimaste uccise finora 60mila persone. L’Ltte combatte per l’indipendenza del nord e dell’est del Paese, in maggioranza di etnia tamil, da Colombo. Solo negli ultimi 18 mesi le vittime degli scontri ammontano a 5mila.
 
I negoziati tra le due parti sono in stallo: l’ala politica delle Tigri, lo scorso 20 maggio, ha fatto sapere che non vi sarà nessun ritorno al tavolo delle trattative, se il governo non cesserà i suoi attacchi.