A migliaia in pellegrinaggio a Ta Pao, divenuto il terzo luogo mariano del Paese
Completata la prima parte dei lavori di restauro della statua della Vergine alla quale si attribuiscono un gran numero di grazie. Ad essi hanno contribuito cattolici e non-cattolici di tutto il Paese.
Ho Chiminh City (AsiaNews) – In 60mila, il 13 maggio, hanno salito i 429 gradini che portano alla statua della Vergine di Ta Pao, nella diocesi di Phan Thiet, nel sud del Vietnam, che si conferma sempre più come il terzo centro di pellegrinaggi mariani del Paese, dopo La Vang e Tra Kieu. Ad invitarli al pellegrinaggio, motivato anche dal completamento della prima parte dei restauri, come ricorda Eglises d’Asie, era stato il vescovo della diocesi, mons. Paul Nguyên Thanh Hoan, fortemente impegnato nel rilancio del luogo mariano.
 
Il giorno scelto, il 13 maggio, è dedicato alla Vergine di Fatima, della quale la Madona di Ta Pao riproduce l’immagine. Per l’occasione il vescovo ha celebrato la messa insieme con 42 sacerdoti ed ha ufficialmente proclamato Ta Pao centro diocesano di pellegrinaggio.
La statua della Vergine di Ta Pao è una delle cinque che nel 1959 sono state erette in diversi luoghi del Paese. Praticamente abbandonata nel corso della guerra, l’immagine ha visto un forte ritorno di fedeli a partire dal 1980. Nel 1989 ci si rese conto che la statua aveva bisogno urgente di restauro e furono iniziati i lavori di riparazione, terminati due ani dopo.
 
Da allora la statua, che sorge in cima al monte Ta Pao è visibile da lontano e attira da tutto il Vietnam una folla di pellegrini sempre più numerosa. Numerose sono e grazie che le si attribuiscono: ritorno alla fede, conversioni, riconciliazioni familiari, guarigioni.
La crescita del numero dei visitatori ha provocato qualche reazione delle autorità. Nel 1999, Thanh Niên, organo della gioventù comunista, parlava della presenza quotidiana di almeno 10mila persone e di attività sospette di “simulatori”, con riferimento a tre studenti che avevano raccontato di aver visto la Madonna sul monte Ta Pao.
 
Ciò malgrado, ai lavori di restauro hanno dato il loro contributo non solo i fedeli della diocesi, ma anche cattolici e non-cattolici di tutto il Paese.