Delhi, arrestati 4mila cristiani che chiedevano la fine della violenza confessionale
Durante la grande manifestazione convocata per oggi nella capitale, la polizia รจ intervenuta per arrestare, per un'ora, quasi tutti i partecipanti. Questi chiedono il rispetto dei loro diritti umani e costituzionali.
Delhi (AsiaNews) – Migliaia di cristiani sono stati arrestati oggi durante una manifestazione pacifica convocata dai maggiori gruppi per i diritti umani del Paese per chiedere all’Unione indiana di difendere la minoranza cristiana dalle violenze degli estremisti e dalle negligenze dei governi locali. La stazione di polizia nei pressi del Parlamento ha confermato l’arresto, durato un’ora, di circa quattromila persone.
 
La manifestazione “Fermate la violenza contro i cristiani” è stata organizzata dopo due attacchi ad alcuni pastori cristiani (ripresi dalle televisioni locali) e l’aumento delle violenze confessionali nei primi mesi del 2007. La marcia è partita questa mattina alle 10 da Jantar Mantar, nei pressi del Parlamento di Delhi. Gli organizzatori si aspettavano intorno ai duemila partecipanti, ma ne sono arrivati più di cinquemila. Gli oratori che hanno parlato durante la marcia hanno chiesto il rispetto della dignità umana e dei diritti costituzionali delle comunità cristiane e di quelle altre comunità religiose di minoranza. Queste, hanno sottolineato i presenti, devono affrontare le molestie dei fondamentalisti indù e, molte volte, anche quelle dei rappresentanti governativi locali.
 
John Dayal, segretario generale dell’All India Christian Council e presidente dell’All India Catholic Union, ha commentato: “E’ la prima volta dal novembre del 1997 che un così grande numero di cristiani viene arrestato. E’ stato incredibile vedere suore, pastori protestanti, attivisti per i diritti umani cantare insieme inni cristiani durante la permanenza in carcere”.