Mosca si allinea all’Onu, firmate le sanzioni contro Pyongyang
A sette mesi dall’esperimento nucleare condotto dal regime di Kim Jong-il, Putin firma un bando totale sulla compravendita di armi fra Russia e Corea del Nord e proibisce a chi ha creato la bomba l’ingresso in territorio russo.
Mosca (AsiaNews/Agenzie) – Il governo russo si è allineato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ed ha approvato ieri un decreto che impone sanzioni economiche alla Corea del Nord, colpevole di non voler smantellare i suoi reattori nucleari.
 
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il documento sette mesi dopo il test nucleare condotto da Pyongyang in una miniera nordcoreana, che ha dimostrato al mondo l’effettiva presenza di un arsenale atomico nel Paese. Il ritardo del governo moscovita nell’applicare le sanzioni Onu era stato criticato dal Consiglio di Sicurezza.
 
Secondo il testo, è in vigore un bando totale sulla vendita e l’acquisto di armi dalla Corea del Nord: ogni agenzia russa, governativa o privata, che tratta armamenti è obbligata a rispettarlo pena la perdita di ogni status economico in patria. Inoltre, sono banditi per sempre dall’entrare nel territorio russo tutti coloro che hanno contribuito alla creazione della bomba atomica coreana ed al suo funzionamento.
 
Dal punto di vista pratico, le sanzioni non avranno effetti evidenti: il giro di affari fra Mosca e Pyongyang non supera i 200 milioni di dollari l’anno, derivanti per lo più dalla vendita di beni agricoli primari russi.
 
Tuttavia, il decreto è un segnale forte da parte di Mosca, che aveva ritardato l’applicazione delle sanzioni dicendo di “voler lasciare del tempo al regime di Kim Jong-il”. Con il bando, il governo russo afferma la sua vicinanza all’Onu e lascia Pyongyang sempre più sola.