Seoul lancia l’allarme: feticidi ed aborto distruggono la società
Entro dieci anni, se il governo non cambia la sua politica pro-aborto, l’11,9 % della popolazione maschile sudcoreana non avrà modo di formarsi una famiglia: non ci saranno mogli. . .
Seoul (AsiaNews) – La politica abortista ed i feticidi femminili stanno creando uno dei più gravi problemi sociali della Corea del Sud. Entro dieci anni, l’11,9 % della popolazione maschile sudcoreana non avrà modo di sposarsi: se il governo non cambia le sue politiche familiari, infatti, mancheranno le spose.
 
L’allarme viene dall’Ufficio nazionale di statistica, che ha presentato il rapporto 2006 sullo squilibrio sessuale in Corea.
 
I dati sono allarmanti: se Seoul non interviene per fermare i feticidi femminili e non applica una legislazione a favore della famiglia, entro il 2020 vi saranno 3,43 milioni di uomini fra i 25 ed i 34 anni (l’età media in cui si contrae matrimonio in Corea del Sud) e solo 3 milioni di donne. Quindi, l’11,9 % della popolazione maschile non potrà sposarsi.
 
L’Ufficio sottolinea che la questione può degenerare in un grave problema sociale: senza spose, gli uomini potrebbero divenire violenti e creare problemi ai nuclei sociali in cui vivono.
 
Secondo diversi esperti, il problema nasce dalle politiche abortiste del governo che si incontrano con la cultura coreana: essa predilige, come tutte le culture asiatiche, i figli maschi, che portano avanti il nome e si cureranno dei genitori quando questi diverranno vecchi.
 
Cho Yang-tae, che insegna all’Università nazionale di Seoul, spiega: “Il nostro tasso di natalità è già fra i più bassi al mondo: se il governo continua a sostenere l’aborto, non avremo più figli e tanto meno figlie. Il nostro Paese diverrà un deserto, ma prima si scateneranno violenze e tensioni sociali mai viste”.