Il giudice rimosso da Musharraf vince il primo round alla Corte Suprema
Iftikhar Chaudhry, allontanato il 9 marzo scorso da Musharraf in persona e divenuto icona democratica nel Paese, ha vinto il primo appello legale. Il suo avvocato sottolinea che la decisione apre la strada ad un giusto procedimento.
Islamabad (AsiaNews) – Il presidente della Corte Suprema, sospeso e messo in stato d’accusa dal generale Musharraf, ha vinto il primo round della sua lunga battaglia legale con il governo. I giudici hanno infatti deciso ieri di prendere in considerazione il suo appello contro le accuse di “errata gestione” che gli sono state mosse dall’esecutivo, e che hanno deciso la sua sospensione.
 
La decisione di allontanare Iftikhar Chaudhry dal suo posto era stata presa dal presidente pakistano in persona lo scorso 9 marzo: subito dopo, si sono scatenate nel Paese una lunga serie di proteste popolari guidate dalle Unioni avvocati e dai parlamentari dell’opposizione.
 
Queste sono divenute una campagna per il ripristino della democrazia in Pakistan, e sono state interpretate come una sfida aperta al generale Musharraf, che ha preso il potere nel 1999 con un colpo di Stato.
 
I giudici della Corte Suprema sono stati chiamati a seguire il caso Chaudhry, soprattutto per decidere quale corpo giuridico lo debba giudicare. Da parte sua, il magistrato rimosso ha obiettato sull’imparzialità del gruppo governativo creato per condurre l’inchiesta, ed ha fatto ricorso.
 
Aitzaz Ashan, che dirige il team di avvocati a difesa dell’accusato, dice: “Siamo molto felici, soddisfatti per la decisione della Corte, che apre la strada ad un procedimento regolare. D’altra parte, qui non si parla contro il governo, ma contro la parzialità di alcuni consiglieri”.