Aung San Suu Kyi “festeggia” in reclusione il suo 62esimo compleanno
La donna, leader dell’opposizione birmana, continua a rimanere agli arresti domiciliari. A Yangon circa 300 persone celebrano la ricorrenza alla sede della Lega Nazionale per la Democrazia; manifestazioni anche in India,Giappone, Thailandia e Usa.

Yangon (AsiaNews/Agenzie) – Un altro compleanno agli arresti domiciliari per Aung San Suu Kyi, la leader dell’opposizione birmana, simbolo della lotta per la democrazia in Myanmar. Per celebrare il 62esimo compleanno dell’attivista e premio Nobel per la pace, circa 300 persone a Yangon si sono riunite nella sede della Lega Nazionale per la Democrazia (NLD), guidata da Suu Kyi, che nel 1990 ha vinto con una valanga di voti le elezioni, salvo poi vedersi negare il potere dalla giunta militare. In tutto il mondo i suoi sostenitori useranno la ricorrenza di oggi per riportare all’attenzione pubblica la vicenda di Suu Kyi e chiedere il rispetto dei diritti umani nell’ex Birmania. La NLD chiede la liberazione della donna e dei circa 1.100 detenuti politici del Paese; di loro 56 sono donne.

A Bangkok circa 200 donne birmane pregheranno e manifesteranno in modo pacifico per Suu Kyi. Altre iniziative di protesta si svolgeranno negli Usa, in India, Giappone, Canada e Corea del sud. In Myanmar ogni giorno qualcuno che prega o manifesta per “La Signora” - così è detta Aung San Suu Kyi - viene arrestato; solo nell’ultimo mese i casi registrati sono stati 99.

La Nobel ha trascorso 11, degli ultimi 18 anni della sua vita in carcere o ai domiciliari, privata della linea telefonica e senza alcuna visita esterna, che non sia quella del medico. La sua detenzione nella casa di Yangon, sul lago Inya, è stata recentemente estesa di un altro anno, nonostante le richieste internazionali per la sua liberazione.