Card. Toppo : Neocatecumenali per una nuova evangelizzazione dell’India
di Nirmala Carvalho
Il porporato ha convocato questa settimana a Ranchi un incontro con i rappresentati del cammino neocatecumenale. Ad AsiaNews parla del suo desiderio di riuscire a diffondere una nuova evangelizzazione nello Jharkhand e in tutta l’India, restituendo alla Chiesa quel significato di speranza, amore e unità, superando il ritualismo.

New Delhi (AsiaNews) – Diffondere una nuova evangelizzazione nello Jharkhand e in tutta l’India è lo scopo dell’incontro organizzato con i gruppi neocatecumenali dal cardinal Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi, capitale dello Jharkhand. Al meeting, che si tiene a Ranchi dal 18 al 21 giugno, partecipano 6 vescovi e 300 sacerdoti.

Ad AsiaNews il card. Toppo ha detto che “il cammino neocatecumenale è un nuovo modo di diffondere la Chiesa nello Jharkhand e questo porterà unità tra i sacerdoti dello Jharkhand, tra la gente, i vescovi e la Chiesa universale”.

“L’idea di dare vita al Cammino è venuta a Kiko Arguello, uno dei fondatori, nei bassifondi di Madrid – prosegue Toppo – così come Madre Teresa ha fondato le Missionarie della carità nei bassifondi di Calcutta. L’apostolo e padre spirituale dei tribali di questi paesi orientali, p. Constant Lievens, nel 1889 fece una previsione. Secondo p. Lievens la fede cristiana deve possedere un requisito necessario per poter crescere, ossia una comunità ben salda e disciplinata che poggi sui valori del Vangelo, sull’amore e che si nutra della parola di Dio”.

“Come tribale – aggiunge il cardinale - posso dire che le comunità  neocatecumenali vivono come i tribali e questo è importante perché la pastorale dell’evangelizzazione deve fare riferimento ai valori presenti nelle culture locali”. “Purtroppo negli anni – continua Toppo – la Chiesa dello Jharkhand e di molti altri luoghi dell’India si è preoccupata più che altro della pastorale dei sacramenti e ha finito per ritualizzarsi. Ciò è triste perché tra tante difficoltà del mondo odierno, la Chiesa deve essere il segno della luce luminosa della resurrezione e questo è possibile solo con una Chiesa vibrante, che mostri segni di amore e unità”. “Il mio desiderio pastorale – conclude il cardinale – è che la Chiesa dello Jharkhand possa intraprendere questa avventura con la guida di Gesù Cristo ed essere sale e lievito per la Chiesa in India”.