Hu Jintao traccia le vie politiche del Partito, prima del Congresso
Cercando di arginare le tensioni sociali, i problemi ecologici e le disparità fra ricchi e poveri, il presidente cinese e segretario del Partito propone gli slogan per il futuro: “sviluppo scientifico”, “società armoniosa”, “socialismo democratico”.

Pechino (AsiaNews) –Una vita “sobria” dei membri del Partito, uno sviluppo economico “scientifico” e una “società armoniosa” permetteranno alla Cina di vincere la povertà “entro il 2020”: sono le piste tracciate dal presidente Hu Jintao in preparazione al Congresso del Partito comunista cinese (Pcc), previsto per l’autunno prossimo.

Hu, che è pure segretario generale del Pcc, ha sottolineato queste prospettive il 25 giugno a un corso per rappresentanti di ministeri e capi provinciali alla scuola del Comitato centrale del Ccp.

Il discorso è stato seguito dalle massime autorità del governo e dai capi militari, dando l’immagine di una grande unità attorno alle parole di Hu.

Domandando una profonda unità fra i membri del Pcc “per il successo del 17° Congresso”, Hu li ha spinti a rafforzare le loro motivazioni ideologiche, a combattere contro la “corruzione” e la “stravaganza” che stanno inabissando negli scandali molti alti rappresentanti del Partito.

Hu ha detto che lo “sviluppo scientifico” richiede impegno contro uno sviluppo selvaggio, che tenga perciò conto dei problemi energetici e ecologici; lo slogan “società armoniosa”, da lui lanciato nel 2002, mostra la preoccupazione di voler ridurre le disparità economiche, per pacificare tutte le tensioni sociali che ogni giorno scoppiano in Cina.

Hu ha pure sottolineato che sono necessarie politiche di “apertura” per giungere a una “società relativamente benestante” entro il 2020.

L’ideale su cui bisogna camminare è il “socialismo democratico” , sempre sotto la leadership del Pcc.

Secondo alcuni esperti nelle università di Pechino, Hu ha tracciato ieri la politica del Partito fino al 2012, forse più efficace di quella lanciata a suo tempo dal predecessore, Jiang Zemin.