Ciclone colpisce il Balochistan, 22 vittime e 250mila sfollati
L’arcivescovo di Lahore e presidente della Conferenza episcopale pakistana, mons. Lawrence Saldanha, assicura la preghiera della Chiesa per le vittime e le famiglie colpite dal disastro. Operazioni di soccorso rallentate dalle piogge torrenziali.
Quetta (AsiaNews) – Il ciclone che ha colpito ieri le coste del Balochistan ha ucciso almeno 22 persone, mentre altre 250mila sono state evacuate d’urgenza dalle autorità pakistane. Le piogge torrenziali che accompagnano il ciclone Yemyeni hanno inoltre inondato decine di villaggi e cittadine della zona: distrutti i servizi ferroviari, le linee di comunicazione ed altri centri di servizio.
 
L’arcivescovo di Lahore e presidente della Conferenza episcopale pakistana, mons. Lawrence Saldanha, dice ad AsiaNews: “Siamo veramente dispiaciuti, e preghiamo per le vittime: possa Dio avere pietà di loro e delle loro famiglie. In particolare, colpisce la morte dei pescatori che si sono trovati durante il ciclone in mezzo all’oceano e non hanno avuto alcuna via di fuga”. Questo che abbiamo davanti, conclude il presule, “è un disastro naturale e quindi non si può fare nulla. Tuttavia, chiediamo al governo di agire con urgenza per migliorare i sistemi di allarme e le operazioni di soccorso”.
 
Delle vittime, 12 sono morte annegate a Kalatuk, 4 a Gwadar, 3 a Bolan, 2 a Dalbandin ed una a Noshki. Centinaia i feriti, colpiti dal collasso delle abitazioni.
 
Khuda Bakhsh Baloch, funzionario governativo che dirige i soccorsi nella zona, conferma che gli sfollati sono oltre 250mila. La popolazione di Kech, uno dei distretti più colpiti, è stata costretta a salire sugli alberi per salvare la vita.
 
Shaukat Aziz, primo ministro di Islamabad, ha ordinato l’invio immediato tramite aerei di vestiti, cibo, medicinali e tende da campo nei distretti colpiti dal disastro. Le strade, infatti, sono completamente inaccessibili. Purtroppo, la pioggia battente rende complicate anche queste manovre. Raziq Bugti, portavoce del governo del Balochistan, spiega infatti: “La popolazione ha urgente bisogno di ulteriore assistenza. Abbiamo pronti gli elicotteri da soccorso, ma il tempo non ne permette l’utilizzo”.