Dura replica dai Paesi del Golfo alle mire di Teheran
Un giornale diretto da un fedelissimo di Khamenei ha definito il Bahrein “una provincia” iraniana. Immediata la risposta del Consiglio di cooperazione del Golfo, mentre la stampa del piccolo Stato insorge.
Manama (AsiaNews/agenzie) – “Giù le mani dal Bahrein!”. E’ il titolo a tutta prima pagina con il quale oggi il Gulf Daily News dà notizia della dura replica di Abdulrahman Al Attiya, segretario generale del Consiglio di cooperazione del Golfo, alle “voci” provenienti dall’Iran, per le quali il piccolo – e ricchissimo – arcipelago-Stato è “una provincia” di Teheran e dovrebbe tornare alla Repubblica islamica.
 
Non diverse le reazioni degli altri quotidiani della regione: ”non siamo mai stati e non vorremo mai essere parte dell’Iran”, scrive Al Waqt.
 
All’origine della vicenda c’è un articolo di un giornale iraniano, Kayhan, del quale è responsabile Hossein Shariatmadari, a tale carica nominato dalla Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, e per questo ritenuto espressione del massimo potere iraniano. Shariatmadari, in un articolo ha scritto di una “aspirazione” della popolazione del piccolo Stato “alla riunificazione di questa provincia con la sua madrepatria, la Repubblica islamica”. “E’ un diritto incontestabile – ha aggiunto – per l’Iran ed il popolo di questa provincia” nata da un “illecito accordo tra l’ex scià ed i governi di Gran Bretagna e Stati Uniti”.
 
Affermazione abbastanza confusa, visto che le isole furono persiane solo tra il 1735 ed il 1784, quando passarono agli inglesi che le tennero fino al 1971 data dell'Indipendenza, dopo un decennio di relativa autonomia interna, alla quale l’Iran forse si riferisce.
 
Nel suo commento alle affermazioni iraniane, il segretario del Consiglio di cooperazione del Golfo (che comprende Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati arabi uniti ed Oman) ha parlato di “voci ostili che sono false e spingono a provocare settarismo. Non hanno – ha aggiunto - alcuna credibilità, ma intendono creare caos”.
Anche lo Shoura Council (Parlamento) del Bahrein ha condannato con forza le affermazioni di Shariatmadari ed ha chiesto all’Iran di rispettare i principi di buon vicinato e rapporti di amicizia che uniscono i Paesi ed i loro popoli. Ha anche chiesto a Teheran di chiarire la sua posizione di fronte alla dichiarazione, nel rispetto degli accordi internazionali.