L’Aiea conferma la chiusura del reattore di Yongbyon
Il direttore generale dell’Agenzia parla di “primo passo nella direzione giusta”, rilevando però che molto resta da fare. Partito da Seoul il secondo invio di petrolio previsto dagli accordi per lo smantellamento del nucleare nordcoreano.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Gli ispettori dell’Onu hanno confermato oggi che la Corea del Nord ha chiuso il suo principale reattore nucleare, a Yongbyon. L’ha dichiarato a Bangkok Mohamed El Baradei, direttore generale dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea). “I nostri ispettori – ha dichiarato – sono sul posto ed hanno verificato che ieri c’è stata la chiusura del reattore. E’ un primo passo nella direzione giusta”, ma, ha aggiunto,  molto resta da fare.
El Baradei ha infine reso noto che gli ispettori dell’agenzia dell’Onu che domenica hanno confermato la chiusura del reattore di Yongbyon, contano di poter fare lo stesso, entro mercoledì, in altri quattro siti.
 
Anche il capo negoziatore statunitense Christopher Hill, che a fine giugno era stato a Pyongyang, da Seoul ha parlato di “buon inizio”, aggiungendo che “ora abbiamo ancora molto lavoro da fare”. Il commento di Hill è arrivato contemporaneamente al secondo invio, dalla Corea del Sud di 7.500 tonnellate di petrolio, che fanno parte delle 50mila promesse alla Corea del Nord, in cambio della chiusura del reattore.
 
La fornitura di petrolio rientra nell’accordo firmato il 13 febbraio a Pechino tra Pyongyang e le sei nazioni – Cina, Russia, Stati Uniti, Giappone e le due Coree – coinvolte nella trattativa. A farla arrivare a buon fine è stata soprattutto la decisione statunitense di far avere alla Corea del Nord 25 milioni di dollari che erano bloccati in una banca di Macao.
 
Rimane comunque aperta la questione sul post-smantellamento. Il governo guidato da Kim Jong-il insiste infatti per poter mantenere aperti quei reattori che possono essere riconvertiti all’uso civile dell’energia atomica, ma la comunità internazionale ha fino ad ora escluso questa possibilità.