Continua la mediazione per la liberazione di padre Bossi
I contatti stanno andando avanti e si spera in “sviluppi positivi”. Dalla comunità dei missionari del Pime di Zamboanga trapela un cauto ottimismo.
Zamboanga (AsiaNews) – Continua la mediazione per la liberazione di padre Giancarlo Bossi: i contatti stanno andando avanti e dalla comunità dei missionari del Pime nelle Filippine trapela un cauto ottimismo. “Siamo in attesa di sviluppi positivi”, conferma ad AsiaNews p. Luciano Benedetti, missionario Pime a Zambonaga.
 
A quasi 40 giorni dal rapimento del missionario – sequestrato il 10 giugno da un gruppo di uomini armati, al termine della messa celebrata a Payao, cittadina della zona di cui p. Bossi è parroco, vicino a Zamboanga (Mindanao) – continua la preghiera con la quale si chiede a Dio di liberarlo insieme ai suoi rapitori ed a chi cerca di sfruttare questa vicenda per motivi politici o ideologici.
 
“In tanti – continua padre Benedetti - stanno cercando di aiutare. In questi giorni - conclude - abbiamo avuto la possibilità di sentire la simpatia della gente, e questo fa ben sperare per un aiuto nell’opera di persuasione per il rilascio di padre Bossi”.