Orissa, rilasciate due suore accusate di maltrattamenti
Secondo la denuncia avrebbero sottoposto a violenze fisiche e coercizioni due ragazze in una scuola di Baghmara, ma il capo d'accusa principale sarebbe il tentativo forzato di conversione. Nessuna prova della loro colpevolezza.

Mumbai (AsiaNews) – Sono state rilasciate ieri sera due suore arrestate lo scorso 28 luglio con l’accusa di aver “maltrattato” due studentesse di un Istituto religioso di Baghmara. Suor Mary Sebastine e Suor Prema Thomas (57 e 62 anni, entrambe della congregazione delle sorelle di S. Anna con sede a Bangalore), dopo aver trascorso 3 giorni nelle carceri della città, sono state liberate sotto tutela e in seguito al versamento di una cauzione di 10mila rupie a testa (circa 250 dollari).

Le due religiose non sono state sottoposte immediatamente a processo, perché le forze di polizia hanno voluto un margine maggiore di tempo per cercare prove certe – senza peraltro riuscirvi – per avvalorare i capi d’accusa. Fonti riferiscono che in realtà la colpa principale sarebbe quella di un tentativo forzato di conversione, ma anche in questo caso non si hanno prove al riguardo.

Moonrani Mishra, giudice della sotto-sessione che ha emesso la sentenza a carico delle religiose, ha concesso la libertà dietro cauzione a patto che non “facciano proselitismo, collaborino con gli investigatori, non inquinino le prove e non abbandonino la giurisdizione all’interno della quale si tiene il processo”.

Secondo l’accusa due ragazze della scuola “Bijay Sadan”, Sarojini Murmu di 14 anni e Anjana Becera di 11, sarebbero fuggite dall’istituto il 20 luglio scorso in seguito a “torture fisiche” e all’obbligo di “pulire i bagni e il pollaio della scuola”. A carico delle imputante pende l’accusa di maltrattamento, intimidazione e tentativo di conversione forzata.