26/04/2019, 08.26
LAOS
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Accuse alla polizia laotiana: taglialegna arrestato e picchiato perché cristiano

Per le autorità l'uomo è stato arrestato per aver tagliato legname in una foresta protetta. Ma secondo abitanti del distretto di Phin è solo una scusa. I funzionari applicano di rado la normativa contro il disboscamento illegale. In prigione, la polizia ha cercato di costringere Agoon a rinunciare alla sua fede e lo ha malmenato.

Vientiane (AsiaNews/Rfa) – La polizia laotiana è accusata di aver arrestato, picchiato e detenuto un uomo di nome Agoon nella provincia di Savannakhet, nel sud del Paese, per aver esercitato la sua fede cristiana. Lo denunciano alcuni testimoni a Rfa.

Le autorità riferiscono che Agoon è stato arrestato per aver tagliato legname in una foresta protetta, ma fonti locali affermano che l'uomo è stato preso di mira per le sue convinzioni religiose. Una fonte che vuole restare anonima ha riferito alla polizia che lui ed altri hanno abbattuto alberi nella foresta su richiesta del leader del villaggio nel distretto di Phin. Persone del luogo sostengono che i funzionari applicano di rado la normativa contro il disboscamento illegale.

Secondo altri, il coinvolgimento di Agoon nell'abbattimento del legname è solo una scusa: gli altri taglialegna del suo gruppo, tutti non cristiani, hanno evitato la detenzione. Mentre era in prigione, la polizia ha cercato di costringere Agoon a rinunciare alla sua fede ma egli si è rifiutato. La polizia ha risposto picchiandolo più forte, colpendogli le orecchie al punto che l’uomo non riusciva più a sentire.

Una terza fonte concorda che l’accusa di deforestazione è solo un pretesto, poiché un arresto per motivi di fede avrebbe accresciuto il malcontento delle organizzazioni internazionali che promuovono la libertà religiosa in Laos. L'ultimo caso di violazione è venuto alla luce una settimana dopo che tre cittadini statunitensi sono stati trattenuti per 10 giorni con l'accusa di diffondere bibbie e materiale cristiano senza l'approvazione del governo, prima di essere deportati nella vicina Thailandia.

Sebbene la Costituzione del regime comunista laotiano dichiari di tutelare la libertà di religione, le autorità del Paese buddista considerano il cristianesimo una “religione straniera”.
In Laos i cattolici rappresentano circa l'1,5% dei 7,1 milioni di abitanti del Paese. Vi sono tre Chiese riconosciute in Laos: la Chiesa evangelica, la Chiesa avventista del settimo giorno e la Chiesa cattolica.

In tutto il Paese sono attive circa 400 comunità protestanti, che servono un totale stimato di 100mila fedeli. Quella cattolica è una piccola minoranza: i suoi fedeli sono circa 45mila e rappresentano lo 0,7% dei cittadini. La situazione della Chiesa in Laos rimane delicata, poiché il governo esercita un rigoroso controllo sulle religioni e non intrattiene relazioni diplomatiche con la Santa Sede. I difficili rapporti tra Chiesa e Stato si accentuano soprattutto nei governi locali e cittadini.

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