05/09/2012, 00.00
HONG KONG – CINA
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Admiralty, applausi per la dea della Democrazia contro l’educazione nazionale

A Hong Kong i manifestanti continuano l’assedio pacifico dell’area dove sorgono gli uffici governativi: chiedono l’eliminazione della nuova materia imposta da Pechino, considerata un lavaggio del cervello pro-comunista. Una donna si rade il cranio in segno di protesta, mentre continua lo sciopero della fame degli studenti. E riappare il simbolo dei moti di piazza Tiananmen.

Hong Kong (AsiaNews) - La popolazione di Hong Kong continua con ogni mezzo a manifestare contro le classi di "educazione nazionale", la nuova materia imposta da Pechino all'ex colonia, nella quale si magnificano i risultati ottenuti dalla Cina continentale ma si tace su questioni spinose come il massacro di Tiananmen e la Rivoluzione culturale. Oltre agli scioperi, alle manifestazioni e alle proteste formali si stanno verificando nuove forme di opposizione. Ed è riapparsa anche la dea della Democrazia, la statua issata dal movimento del 1989 in piazza Tiananmen.

Oggi una donna di mezz'età ha raggiunto gli studenti che stanno "occupando" la zona di Admiralty - sede del governo locale - e si è rasata la testa in segno di solidarietà. La donna si è identificata come "Linda" e ha spiegato che in cantonese la parola che indica "rasata" (mou fat) suona allo stesso modo di quella che indica la mancanza di legge. Gli unici capelli che si è lasciata formano un ideogramma che significa "contro il lavaggio". Il riferimento è all'educazione nazionale, che venne definita dal cardinale Joseph Zen "un lavaggio del cervello" contro gli studenti.

Sempre ad Admiralty, gli studenti in sciopero della fame oramai da due giorni hanno issato ieri sera la statua della dea della Democrazia. All'apparizione del simbolo della protesta di Tiananmen i circa 8mila manifestanti che stazionano nell'area hanno applaudito a lungo. Le autorità hanno imposto la rimozione della statua questa mattina.

La protesta coinvolge sempre di più il governo locale di Hong Kong, che secondo i manifestanti è "troppo silenzioso" nei confronti dei desideri di Pechino. Al momento, i dimostranti chiedono una revisione della materia e giudicano "inopportuna" la creazione di una Commissione (del tutto pro-cinese) per la sua attuazione. Secondo il reverendo Peter Tsui, Segretario generale della Convenzione battista di Hong Kong che ieri ha raggiunto i dimostranti, il governo "dovrebbe eliminare questa materia e basta".

 

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