12/10/2009, 00.00
CINA – TAIWAN
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Bao Tong: Taipei, modello di democrazia per la Cina della “grande bugia”

Lo statista agli arresti domiciliari ricorda che a Taiwan è possibile la democrazia, lottare contro la corruzione, giudicare rappresentanti del governo, tutte cose proibite nella Cina del partito unico. Con Mao Zedong sottolinea che la riunificazione fra i due lati dello stretto potrà avvenire solo con la democrazia a modello taiwanese.

Hong Kong (AsiaNews/Rfa) – Taiwan dovrebbe essere il modello di democrazia e lotta alla corruzione a cui Pechino deve ispirarsi per la riunificazione fra le “due Cine”. È quanto afferma Bao Tong,  in un saggio sul “Doppio dieci”, la festa nazionale della Repubblica di Cina (il 10 ottobre), a soli nove giorni dalle spettacolari celebrazioni dei 60 anni della Repubblica popolare cinese. Bao Tong è stato collaboratore di Zhao Ziyang e come lui, contrario al massacro di Tiananamen. A causa di ciò egli ha subito sette anni di prigionia e vive tuttora sotto controllo della polizia.

Quest’anno, a causa delle distruzioni provocate dal tifone Morakot, il presidente Ma Ying-jeou ha cancellato tutte le cerimonie per la festa nazionale. Nonostante ciò, secondo Bao Tong, Taiwan si considera erede della Repubblica di Cina fondata da Sun Yat-sen con la caduta dell’impero (1911). Taiwan è infatti l’unica situazione cinese in cui vi è una forma piena di democrazia.

“A Taiwan, dove non vi è socialismo – afferma lo statista – è possibile combattere la corruzione in modo aperto… In Cina, dove noi godiamo dei benefici della dittatura del proletariato, masse di persone che protestano contro la corruzione vengono soppresse come creatori di disordini”.

“I tribunali di Taiwan hanno il potere di giudicare alte personalità del governo… In Cina, dove non vi è separazione di poteri e tutto è controllato dal partito, hai bisogno del permesso del segretario provinciale del partito per una denuncia contro un rappresentante del potere”

Ricordando un detto di Mao (“la riunificazione [con Taiwan] si può raggiungere solo con la democrazia”), Bao Tong afferma che “solo la riunificazione sulla base della democrazia porterà felicità ai cinesi da entrambi i lati dello stretto”.

Secondo lo statista, i 60 anni di governo comunista in Cina contengono una “grossa bugia”. “Nei primi 30 anni – egli dice – decine di milioni di persone sono morte per fame o sono stati ‘combattuti’ a morte sotto la bandiera della rivoluzione… Nei secondi 30 anni, chiunque ha difeso i diritti civili e costituzionali, la libertà religiosa, l’autonomia etnica è stato dichiarato in blocco nemico del popolo, e tutto in nome della stabilità”.

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