01/02/2022, 08.59
GEORGIA
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Battaglia politica per l’Ucraina a Tbilisi

di Vladimir Rozanskij

A differenza del governo, l’opposizione vuole una risoluzione parlamentare che condanni la politica aggressiva della Russia oltre a sostenere Kiev. L’esecutivo vuole seguire una linea meno conflittuale nei confronti di Mosca.

Mosca (AsiaNews) – In Georgia continuano le contrapposizioni sul progetto di risoluzione parlamentare a sostegno dell’Ucraina, minacciata di invasione dalla Russia. Le opposizioni hanno iniziato in questi giorni una raccolta di firme per modificare il testo da approvare. A differenza di quello preparato dal partito di maggioranza del Sogno Georgiano, in esso si vuole aggiungere una condanna esplicita della “politica aggressiva della Russia”.

A nome della maggioranza è intervenuto il ministro degli Esteri, David Zalkaliani, sostenendo che le autorità georgiane devono attenersi agli standard diplomatici. Tra i partiti d’opposizione più attivi nella raccolta firme vi è Droa (“E’ l’ora”). Secondo la sua leader Elena Khoštarija, le opposizioni si rendono conto che “il rischio dell’invasione minaccia anche la Georgia, mentre il nostro governo non dice nulla sui problemi che la Russia sta creando da tempo al nostro Paese, all’Ucraina e al mondo intero”. Khoštarija osserva che tutto il mondo si sta mobilitando per difendere nazioni come la Georgia, e che “il silenzio del potere” secondo lei è una “vergogna storica”.

Per il governo appare invece vergognoso il comportamento delle opposizioni, a partire dall’ex partito al potere del Movimento Nazionale, fondato dal presidente incarcerato Mikhail Saakašvili. I deputati del Sogno Georgiano ripetono di non accettare critiche da chi ha perso i territori nella guerra con la Russia del 2008, come afferma uno di loro, Aluda Gudušauri: “Non abbiamo sentito dai nostri avversari alcun argomento serio, soltanto chiacchiericcio politico.” Gudušauri aggiunge che “la risoluzione [governativa] è scritta secondo i criteri della diplomazia, e non è accettabile questo venga messo in discussione da coloro che quando erano al governo hanno perso non solo dei territori, ma anche la vita di molti nostri eroi”.

Zalkaliani ha voluto anche precisare, in un’intervista a Palitra News, che pur nel rispetto della diplomazia si può anche criticare la Russia, quando è necessario, e che la Georgia sta valutando la possibilità di evacuare alcuni diplomatici georgiani da Kiev, come ha già fatto Washington. “Ne ho parlato con il mio collega ucraino Dmitrij Kuleba – spiega il ministro degli Esteri di Tbilisi – e gli ho assicurato che la nostra ambasciata a Kiev continuerà a lavorare a pieno regime, in costante rapporto con tutte le istituzioni ucraine. Siamo al fianco dei partner occidentali, e chiederemo che la Russia dimostri con i fatti di non avere intenzione di invadere l’Ucraina”.

Il ministro russo degli Esteri Sergej Lavrov va ripetendo che “per quanto dipende dalla Federazione Russa, non vi sarà alcuna guerra. Noi non vogliamo la guerra, ma non permetteremo di ignorare e calpestare i nostri interessi”. Anche la presidente della repubblica di Georgia, Salome Zurabišvili, ha incontrato i giornalisti augurandosi che “la Russia non ricorra all’aggressione, come fece a suo tempo con la Georgia”.

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