23/09/2021, 12.26
INDIA
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Biden: il Quad produrrà almeno un miliardo di vaccini in India

Il presidente Usa lo ha annunciato all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. L'India torna ad essere un Paese centrale nella distribuzione del farmaco anti-covid dopo aver sospeso le esportazioni, che riprenderanno il mese prossimo. Almeno il 45% della popolazione indiana ha ricevuto la prima dose. 

Delhi (AsiaNews/Agenzie) - La produzione dei vaccini in loco come soluzione per fermare il diffondersi della pandemia nei Paesi più vulnerabili. È quello che il presidente Usa Joe Biden ha proposto ieri durante il suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni unite: “Stiamo lavorando con nazioni partner, aziende farmaceutiche e altri produttori per aumentare la capacità di produrre e fabbricare vaccini sicuri ed efficaci nei propri Paesi”. 

Centrale, in questo senso, tornerà a essere l’India, che ad aprile aveva sospeso le esportazioni di vaccini per affrontare una devastante seconda ondata. Biden ha spiegato che le nazioni del Quadrilateral Security Dialogue (Usa, Australia, Giappone e India) produrranno almeno un miliardo di dosi in India, in modo da aumentare l’offerta globale per il 2022. Anche il Sudafrica sta ricevendo aiuti per rafforzare la propria produzione di Johnson and Johnson, ha aggiunto il presidente statunitense, in modo che almeno 500 milioni di dosi siano disponibili per il continente africano.

Finora gli Stati Uniti hanno donato 160 milioni di dosi tramite Covax, il programma dell’Organizzazione mondiale della sanità che mira a garantire un equo accesso all’immunizzazione a tutti le nazioni del mondo. 

Ad aprile l’India aveva sospeso la propria partecipazione all’iniziativa per affrontare una drammatica crescita di contagi. Il picco di nuovi casi registrati è stato il 6 maggio, quando il Paese ha riportato 414.188 nuove infezioni. Per fare un confronto, ieri i nuovi casi di Covid-19 erano “solo” 31.923.

Prima della sospensione delle esportazioni, l’India era un distributore chiave di vaccini perché, producendo le dosi AstraZeneca, che a differenza dei vaccini mRNA non necessitano di essere congelati in enormi celle frigorifere, rendeva più agile la fornitura del farmaco al resto del mondo. Secondo i dati elaborati da Covax, i ritardi della prima parte dell’anno hanno ridotto la disponibilità mondiale di vaccini per il 2021 di un 25%. 

Il 20 settembre il ministro indiano della Salute Mansukh Mandaviya ha annunciato che ad ottobre l’India riprenderà ad esportare i vaccini in eccesso. In questi mesi la campagna vaccinale nel Paese è proseguita spedita: oltre il 45% della popolazione ha ricevuto la prima dose e quasi il 16% ha completato il ciclo vaccinale. I farmaci responsabili di questo risultato sono soprattutto i due vaccini prodotti a livello locale: il Covishield (su licenza di AstraZeneca) e il Covaxin, elaborato dall’azienda farmaceutica Bharat Biotech. 

Prima di aprile l’India aveva inviato all’estero 66 milioni di dosi e il governo di Narendra Modi era stato criticato quando altri Paesi si sono trovati ad affrontare una carenza di vaccini. 

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