13/12/2011, 00.00
INDONESIA
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Bogor: l’offerta di spostare la chiesa può essere “una trappola fatale”

di Mathias Hariyadi
Il Consiglio della Yasmin Church rifiusta l’offerta del ministero dell’Interno di trovare tre siti alternativi per la costruzione della chiesa osteggiata dal sindaco di Bogor. Dopo la sentenza della Corte suprema, favorevole alla Yasmins Church, “Il ministero degli Interni deve applicare la legge, non il contrario”.
Bogor (AsiaNews) – Il ministero degli Interni indonesiano ha offerto un’opzione per chiudere la controversia sulla costruzione della Yasmin Church: e cioè proporre tre locazioni alternative al Consiglio della Chiesa (Gki) rispetto al sito iniziale, su cui si è sviluppata la controversia. Però il Consiglio della Yasmin Church afferma che cambiare il sito non è parte della soluzione, ma solo creare un nuovo capitolo a un problema nuovo.

La mossa iniziale è stata del sindaco di Bogor, Diani Budiarto, che si oppone alla costruzione, e ora questa sua opzione è appoggiata con forza dal ministro degli Interni Gamawan Fauzi, che ha dichiarato oggi di aderire politicamente a quanto offerto da Budiarto: e cioè spostare la costruzione della chiesa in un altro posto. Secondo Fauzi, le autorità di Java occidentale avrebbero offerto tre siti che potrebbero essere utilizzati per la Yasmin Church, come alternativa al luogo oggetto di controversia.

Il portavoce della Yasmin Church, Bona Sigalingging ha dichiarato però ad AsiaNews che l’opzione non è una soluzione al problema principale, e cioè alla disobbedienza civile messa in atto dal sindaco di Bogor Diani Budiarto. Anche se le autorità di Java occidentale offrissero gratuitamente tre locazioni diverse, come annunciato dal ministro degli Interni, il Gki non accetterebbe l’offerta. “Non accetteremo nessuna proposta di tale tipo. Secondo noi, ogni offerta per spostare il sito della chiesa è illegale”. Bona si lamenta per una serie “infrazioni della legge” commessa dal ministero degli Interni, che trascura il verdetto emesso dalla Corte suprema indonesiana. “Lo Stato, di cui il ministero degli Interni è parte, deve applicare la legge, e non fare il contrario, offrendo soluzioni alternative per chiudere la disputa”, ha dichiarato.

La forte opposizione della Gki al progetto di rilocazione si basa su due motivi fondamentali, secondo Sigalingging. Il primo è di carattere legale: né la Corte suprema né l’Ombudsman indonesiano hanno mai emesso un’opzione per collocare altrove la costruzione della Chiesa. Poi c’è un motivo storico. I fedeli di Citeking a Bekasi, in Java occidentale, hanno ricevuto dalle autorità di Bekasi l’offerta di ricollocare il sito non permanente della chiesa in una sala di proprietà dell’autorità locale. Ma la continuità dei servizi domenicali sta diventando incerta.

“Non accetteremo mai tale offerta, perché potrebbe essere una trappola fatale per un gruppo di minoranza religiosa. I fedeli di Citeking hanno ricevuto la promessa delle autorità locali di avere la loro chiesa, ma finora la promessa è svanita nel vento”. E inoltre l’accusa spesso proclamata dai seguaci di Budiarto, secondo cui la Yasmin Church ha ottenuto false firme per il permesso deve essere portata all’attenzione dei giudici. “E’ assolutamente immorale e illegale che un’accusa basata su falsi argomenti diventi la base della decisione del governo di spostare il sito di costruzione”, ha dichiarato il portavoce della Yasmin Church.

Ecco alcuni video correlati alla questione:

http://youtube.com/krishidayat
 
http://youtu.be/P-yjATvkDqY

http://www.youtube.com/watch?v=5y6OB35HPtM&feature=share


http://www.youtube.com/watch?v=dtKDDyoLuwo&feature=share
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