28/12/2010, 00.00
SRI LANKA
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Calamità naturali si abbattono sul Natale dei cristiani in Sri Lanka

di Melani Manel Perera
Disastri naturali e numerosi casi d’incidenti stradali registrati tra il 24 e il 25 dicembre. In molti non hanno potuto partecipare alle celebrazioni di Natale. Ma a Colombo, l’arcidiocesi e la Caritas cercano di portare un po’ di speranza tra le persone.
 Colombo (AsiaNews) – Per i cristiani dello Sri Lanka quello di quest’anno è stato un Natale sfortunato: diverse calamità naturali si sono abbattute sul Paese, e numerosi incidenti stradali hanno riempito gli ospedali. Molte persone non hanno dunque potuto festeggiare la nascita di Gesù. Mentre a Colombo, la Caritas e un sacerdote dell’arcidiocesi hanno cercato di portare un po’ di speranza tra i più bisognosi.

Secondo il Disaster Management Center (Dmc), più di 212.276 persone (oltre 56.803 famiglie) sono state colpite da inondazioni e alluvioni. Nella provincia orientale, i distretti più colpiti sono stati quelli di Batticaloa e Trincomalee; quelli di Vavuniya, Mannar, Jaffna, Kilinichi e Mullathivu nelle province settentrionale e nord-occidentale. L’MP H.A. Sumanthiran, del partito nazionale, ha sottolineato che le persone colpite dei distretti di Vavuniya, Mannar, Jaffna, Kilinichchi e Mullathivu non hanno ricevuto alcun aiuto da parte del governo. E per colpa delle alluvioni molti cristiani non hanno potuto partecipare alle messe natalizie del 24 e 25 dicembre.

L’infermiera capo Pushpa Ramyani, del National Hospital di colombo, ha dichiarato che nel solo giorno di Natale sono stati registrati oltre 551 casi di persone ferite: incidenti domestici e guida pericolosa sono state le principali cause di ricovero. La polizia ha registrato 156 incidenti stradali, molti legati a guida in stato di ebbrezza. Altri 105 incidenti per ferite da petardo, sportive e atti di autolesionismo.

Ci sono stati però anche episodi positivi. Proprio il 25 dicembre, circa 100 cardatori tamil sono stati rilasciati e consegnati alle loro famiglie, dopo aver completato un corso di riabilitazione. Queste persone hanno espresso la loro gioia per aver potuto ricongiungersi con i loro cari dopo tanti anni.

P. Hilary Peiris, responsabile per l'arcidiocesi di colombo per la cappellania nelle carceri, ha lanciato una campagna di raccolta fondi dal nome Prisoner Release Fund, per i detenuti poveri che non sono in grado di pagare le loro multe. Secondo p. Peiris, nelle prigioni del Paese oltre settemila prigionieri non sono in grado di pagare neanche cauzioni di 1.000 o 3.000 rupie. Il sacerdote ha contattato di persona altre chiese e benefattori per cercare sostegno finanziario al suo progetto. La campagna prevede di poter aiutare prigionieri già nella prima metà del 2011.

Nel frattempo, la Caritas Seth Sarana di Colombo ha portato doni di Natale ai bambini ricoverati in ospedale, e ai detenuti. Inoltre, ha distribuito libri scolastici tra 1.500 ragazzini poveri dell’arcidiocesi, e consegnato 500 razioni di cibo a famiglie in difficoltà.

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