16/05/2020, 08.00
FILIPPINE
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Covid-19, ‘Guarire insieme e uniti’: i vescovi consacrano le Filippine alla Madonna

In concomitanza con la festa di Fatima, i prelati hanno affidato il Paese al Cuore immacolato di Maria nella lotta al coronavirus. Mons. Valles prega per la cura dei malati, forza e protezione per chi opera in prima linea. La cerimonia trasmessa in rete e sui media cattolici. Ad oggi oltre 12mila contagi e 806 vittime. 

 

Manila (AsiaNews/Cbcp) - La Chiesa cattolica nelle Filippine ha consacrato il Paese al Cuore immacolato di Maria, la Madre di Gesù, perché lo protegga dalla pandemia di nuovo coronavirus, che continua a diffondersi per l’arcipelago causando contagi e vittime. Nel solco delle iniziative prese da diversi vescovi e conferenze episcopali nel mondo, la gerarchia ecclesiastica locale ha affidato il futuro della nazione e del mondo intero nelle mani della Madonna. 

L’arcivescovo Romulo Valles, presidente della Conferenza episcopale, ha guidato la cerimonia di consacrazione, che si è tenuta il 13 maggio scorso in concomitanza con la festa di Nostra Signora di Fatima. I prelati hanno invocato l’intercessione della Vergine Maria, perché possa “curare” i malati di Covid-19 e assicurare “forza e protezione” a quanti operano in prima linea contro la malattia. 

“Preghiamo tutti uniti, come fossimo una persona sola” ha sottolineato mons. Valles. “Guariremo tuti insieme - ha aggiunto - rinnoveremo il mondo, come fosse una cosa sola attraverso questo atto di consacrazione”. Imploriamo, ha concluso il prelato, “la grazia e la misericordia del Signore, perché possa mettere fine alla pandemia di coronavirus”. 

La cerimonia è stata trasmessa e rilanciata in rete sulle differenti piattaforme social e internet cattoliche, anche perché le funzioni nelle chiese restano tuttora sospese nel contesto dei provvedimenti presi dal governo per limitare la circolazione del virus. Già in passato i vescovi delle Filippine avevano deciso di consacrare la nazione al Cuore immacolato di Maria, come avvenuto nel 1985 per “guarire” il Paese e garantire “vera libertà e pace” ai tempi di Ferdinando Marcos. Tre anni più tardi la cerimonia è stata occasione per “un gioioso ringraziamento” dopo gli anni difficili della dittatura. 

In questi “tempi straordinari” ha concluso mons. Valles, l’invocazione della Madre di Gesù e la consacrazione acquisiscono “un senso di urgenza” ancora maggiore. “Questo è un tempo opportuno per riflettere sulla situazione attuale che sta vivendo il mondo” e trovare nuovi modelli di convivenza e di sviluppo. 

Nelle Filippine ad oggi si registrano oltre 12mila casi di nuovo coronavirus, le vittime accertate sono 806.

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