24/07/2006, 00.00
india
Invia ad un amico

Cristiani del Kerala: "La nuova legge sull'Istruzione è anti-democratica"

di Nirmala Carvalho

In tutte le chiese dello Stato è stata letta una lettera pastorale che esorta i fedeli a protestare contro la nuova legge sull'istruzione superiore, secondo cui i cristiani – il 19 % della popolazione – non sono una minoranza e devono sottostare al regime statale.

Thiruvananthapuram (AsiaNews) – I sacerdoti di tutte le chiese del Kerala hanno letto ieri una lettera pastorale che esorta i fedeli a protestare contro la nuova legge sull'istruzione superiore nello Stato. La lettera, preparata e firmata dai massimi vertici di tutti i riti, condanna la legge e la definisce "incostituzionale, anti-democratica e contraria alle minoranze".

Dello stesso parere padre Babu Jospeh, portavoce della Conferenza episcopale indiana, che in un'intervista ad AsiaNews accusa il governo di "voler abdicare al suo compito di garantire un'educazione per tutti e di volerlo scaricare sulle spalle di una minoranza che con il duro lavoro ha fatto molto e per questo viene punita".

La Legge 2006 sugli Istituti professionali del Kerala si riserva il diritto di decidere se una comunità è di minoranza oppure no, e su questa base decide anche quante scuole questa comunità può dirigere e la proporzione di studenti di minoranza o no che deve accettare. Gli Istituti cristiani hanno presentato il caso all'Alta corte statale, che dovrebbe pronunciarsi questa settimana.

I leader cristiani avevano dichiarato la giornata di ieri "una domenica di preghiera e digiuno, per protestare contro la legge", che – scrivono nella lettera – "esclude i cristiani, il 19 % della popolazione, dalla definizione di minoranza. In questo modo, siamo costretti a seguire le direttive statali nella gestione delle nostre scuole. Questa mossa ci penalizza".

La lettera, firmata dall'arcivescovo di rito siro-malankarese Cyril Mar Baselius a nome di tutti i vescovi, afferma che le istituzioni cristiane continueranno a portare avanti ogni azione legale per combattere la nuova norma. Essa accusa inoltre il governo di voler allontanare le comunità l'una dall'altra: "La campagna che ci è stata montata contro – si legge – secondo cui le nostre sono le scuole più numerose dello Stato, vuole solamente creare un sentimento negativo nei confronti dei cristiani".

"La comunità cristiana – sottolinea p. Joseph ad AsiaNews – è stata una pioniera dell'educazione in Kerala da 150 anni a questa parte ed il suo lavoro è stato a disposizione di ogni altra comunità". "La nuova legge – continua – oltre ad essere contraria alla Costituzione, mira a distruggere il lavoro di sviluppo delle comunità di minoranza. Queste dovrebbero essere invece incoraggiate a contribuire allo sviluppo della nazione, invece di punirle per i servizi resi, cosa che questo decreto fa".

"Infatti – spiega – sono le minoranze che investono le loro risorse per costruire e gestire degli Istituti che poi, in nome della giustizia sociale, sono obbligati a dare i loro frutti al governo".

"E' il governo – conclude – che prende le tasse pubbliche e che quindi ha il compito di garantire un'educazione anche per i meno abbienti. Sembra invece che ora voglia abdicare a questa responsabilità per scaricarla sulle spalle di persone che hanno lavorato duro per creare realtà funzionali con poche risorse".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
L’Andhra Pradesh approva le quote riservate anche per i dalit cristiani
08/02/2019 11:11
Il governo maoista nepalese boicotta le scuole private
18/02/2009
Pakistan, due scuole nazionalizzate tornano alla Chiesa cattolica
12/05/2005
Gujarat: ragazza di 13 anni stuprata costretta ad abortire su consiglio della Corte
14/05/2010
Vescovi indiani in festa: Finalmente la Corte suprema ascolta i cristiani dalit
14/01/2020 14:39


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”