22/03/2021, 13.43
BANGLADESH
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Dhaka, minoranze in protesta contro violenze agli indù

di Sumon Corraya

Cristiani, buddhisti e indù manifestano insieme contro gli attacchi islamisti in un villaggio del distretto di Sunamganj. Profanato un tempio. "La polizia e le autorità locali non sono intervenute. Grave che tutto questo accada in concomitanza con le celebrazioni dei 50 anni dalla nascita di un Paese laico".

Dhaka (AsiaNews) – Un centinaio di leader delle minoranze religiose hanno tenuto lo scorso 20 marzo una protesta a Dhaka contro un attacco che 3 giorni prima ha colpito la comunità indù nel villaggio di Noagaon a Shalla nel distretto di Sunamganj. L'iniziativa, promossa dal Bangladesh Hindu Buddhist Christian Unity Council, si è tenuta di fronte al National Press Club.

Sostenitori del gruppo radicale Hefajat-e-Islam e alcuni altri islamisti hanno attaccato le case degli indù. Una folla formata da alcune centinaia di uomini di Noagaon e dei villaggi vicini si è radunata con armi artigianali e ha condotto l'assalto. Hanno anche rubato oggetti di valore dalle case. Per questi attacchi la polizia ha arrestato un leader del governo locale, Shahidul Islam Swadhin, che è anche presidente della sezione locale dell'organizzazione giovanile Jubo League.

I partecipanti alla protesta hanno condannato l'attacco avvenuto nel distretto di Sunamganj. Il cristiano James Subrata Hajra, segretario generale aggiunto della Bangladesh Christian Association, ha dichiarato di essere stanco di dover tornare a protestare per la persecuzione delle minoranze: “Viviamo in un Paese indipendente. Se la persecuzione non si ferma noi minoranze dovremo compiere gesti ancora più forti”, ha aggiunto chiedendo al governo l'arresto di tutti i reponsabili dell'attacco agli indù.

Il leader buddista Ushaton Talukdar, presidente del Bangladesh Hindu Buddhist Christian Unity Council, ha osservato che è molto triste l'indifferenza di fronte a chi diffonde odio: “Mentre gli indù venivano attaccati la polizia e le autorità locali stavano in silenzio. Potevano proteggere ma non lo hanno fatto. In un Paese indipendente, noi minoranze religiose non possiamo vivere nella paura. Chiedo al governo di fare giustizia”. Da parte sua il leader indù Neem Chandra Bhowmik ha sottolineato l'importanza dell'unità tra le minoranze: “Ieri ho visitato il villaggio di Noagaon - ha dichiarato - e ho visto che genere di attacco è stato condotto. I fanatici radicali non hanno distrutto solo le case, ma anche profanato il tempio indù. Un fatto molto triste che richiede punizioni esemplari”.

A rendere ancora più grave l'assalto a una minoranza è la coincidenza con le celebrazioni per i cinquant'anni dall'indipendenza del Paese. Il Bangladesh - osservano i partecipanti alla protesta - nacque nel 1971 dopo una guerra sanguinosa proprio per dare vita a uno Stato laico nel quale persone di ogni credo potessero vivere insieme da fratelli.

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