02/01/2006, 00.00
GIAPPONE
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Giappone: l'imperatore Akihito rende onore ai caduti stranieri della 2° guerra mondiale

E' il primo monarca di Tokyo che compie tale gesto. Il premier Koizumi indica come priorità "le relazioni amichevoli" con tutti i Paesi, "compresi i Paesi vicini".

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) - Il Giappone inizia il 2006 con il desiderio di migliorare le relazioni internazionali nella regione. L'imperatore giapponese Akihito rende onore ai caduti stranieri nella 2° guerra mondiale e il premier Junichiro Koizumi ha dichiarato di voler migliorare i rapporti con "i Paesi vicini".

"Nella guerra - ha dichiarato ieri l'imperatore Akihito - sono morti 3 milioni e 100 mila giapponesi e ci sono state anche molte vittime straniere. Non dimenticheremo mai chi ha perso la vita nella guerra e ricorderemo sempre che il Giappone odierno è stato costruito sul sacrificio di tutte queste persone". Già lo scorso 23 dicembre, in occasione del suo 72° compleanno, aveva invitato il Giappone a "capire con attenzione" la propria storia. Gli esperti ritengono che sia una risposta a chi accusa il Giappone di non avere riconosciuto le atrocità commesse in guerra. E' il primo monarca giapponese che rende pubblico onore alle vittime straniere della 2° guerra mondiale.

Nella regione i rapporti sono peggiorati dopo le critiche di Cina e Corea del Sud contro il premier Koizumi per la sua visita ad ottobre al santuario Yasukuni, dove sono onorati i caduti in guerra giapponesi, compresi alcuni criminali colpevoli di atrocità. La scorsa settimana un giornale giapponese ha riportato che un diplomatico giapponese, suicida nell'aprile 2004 a Shanghai, era pressato dai servizi segreti cinesi per avere informazioni segrete, con la minaccia di rivelare la sua relazione con una ragazza di un karaoke. Pechino ha definito la notizia "priva di fondamento".

Il premier Koizumi ha dichiarato ieri, durante il messaggio per l'Anno nuovo, di volere utilizzare il resto del suo mandato (che termina a settembre) per "portare avanti relazioni amichevoli con gli altri Paesi, compresi i Paesi vicini".

Un altro gesto distensivo è considerata la possibile nomina, quale ambasciatore in Cina, di Yuji Miyamoto. Il diplomatico è esperto di questo Paese e ha già lavorato a Pechino. La nomina, indicata da fonti giornalistiche, non ha conferme ufficiali. (PB)

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