21/06/2007, 00.00
CINA
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Governo dell’Henan: distruggete il santuario della Madonna del Carmine a Tianjiajing

Un decreto definisce “attività religiosa illegale” il santuario e i pellegrinaggi che si compiono da oltre un secolo e che radunano oltre 40 mila fedeli ogni anno. I cattolici promettono di resistere alla violazione di un loro diritto. Forse sull’area del santuario si vuole costruire alberghi o ville.

Roma (AsiaNews) – Il 16 luglio prossimo i fedeli dell’Henan non potranno andare in pellegrinaggio al santuario di Tianjiajing. Il governo della provincia dell’Henan ha infatti decretato la distruzione con la dinamite dello storico santuario dedicato alla Madonna del Carmelo; il divieto assoluto per i cattolici di organizzare il pellegrinaggio annuale; la proibizione di svolgere in quel luogo qualunque devozione o incontro. Anche una statua della Vergine, di oltre un secolo fa, è destinata ad essere distrutta insieme alle 14 stazioni della Via Crucis che costellano la strada.

Il santuario della Madonna del Monte Carmelo si trova a Tianjiajing (distretto di Linxian), nella diocesi di Anyang, su una montagna che sovrasta uno scenico panorama. L’ordine per la costruzione fu dato dal missionario del PIME mons. Stefano Scarsella, allora vicario apostolico dell’Henan settentrionale, per ringraziare la Madonna degli scampati pericoli durante la persecuzione dei Boxers nel 1900. L’edificazione avvenne negli anni 1903-1905.

La chiesa in elegante stile neo-romanico, venne distrutta quasi completamente prima dai giapponesi nella II Guerra mondiale, e poi dalle Guardie Rosse negli anni ‘60. Dal 1979, i fedeli hanno ripreso a celebrare con solennità e con pellegrinaggi la loro fede, percorrendo a piedi diversi chilometri fino ai resti del santuario e ad un simulacro della Grotta di Lourdes, dove è ancora esposta una statua mariana dell’epoca.

Secondo notizie giunte ad AsiaNews, il 12 maggio scorso, festa di Nostra Signora della Cina, la diocesi di Anyang ha diffuso l’avviso per il pellegrinaggio annuale da tenersi a Tianjiajing il 16 luglio, festa della Madonna del Carmine. Il pellegrinaggio di solito raduna 40-50 mila persone. Da allora il dipartimento provinciale per gli Affari religiosi ha cominciato una sorveglianza stretta di tutti i sacerdoti, costringendoli a “colloqui” per convincerli a desistere dal pellegrinaggio.

L’11 maggio scorso il segretario generale della provincia di Henan ha ordinato di persona la cancellazione del pellegrinaggio e ha diffuso la notizia anche nelle province vicine di Hebei e Shanxi.

Per occupare il campo ed evitare ogni sit-in, dal 12 maggio il governo provinciale ha organizzato esercitazioni militari proprio nella zona del santuario, mobilitando circa 700 soldati. A tutt’oggi, la strada che conduce verso il santuario è chiusa. Tutte le auto e persone che passano vengono controllate e perquisite.

La decisione del governo provinciale ha stupito tutti i fedeli della diocesi perché proprio da quest’anno essi hanno cominciato a ricostruire il santuario, offrendo soldi e ore di lavoro, riparando la strada e le stazioni della Via Crucis ai bordi di essa.

Per tutta risposta, il 14 maggio il governo della città di Anyang ha revocato il permesso al santuario e al pellegrinaggio, definendoli “attività religiose illegali” e il 16 maggio ha emesso una Risoluzione che nega l’uso del terreno nazionale alla Chiesa di Anyang, requisendo lo spazio del santuario.

“È stupefacente quanto hanno fatto”, racconta un fedele ad AsiaNews. “Questi quadri comunisti locali non conoscono nemmeno le leggi sulla politica religiosa del governo centrale e creano inutili e pericolose tensioni”. “Non cederemo mai” ha detto un altro fedele. “Non abbiamo paura e andremo fino in fondo a difendere i nostri diritti legittimi”.

Intanto, dalla fine di maggio, un “gruppo di lavoro” del governo locale si è insediato a Tianjiajing. Secondo illazioni, la mossa del governo locale di requisire il terreno del santuario e cancellare il pellegrinaggio è dovuta alla posizione geografica della chiesa, su un picco davanti al paese, dominante tutta la vallata, ideale per costruire un albergo o una villa di qualche membro del Partito.

I fedeli della diocesi di Anyang hanno fatto giungere ad AsiaNews un appello: “Chiediamo – essi dicono - a tutti i fratelli sorelle nel Signore di pregare per noi e di diffondere il nostro messaggio anche ad altri fratelli e sorelle nel mondo”.

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