30/12/2003, 00.00
cina
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I sopravvissuti alla fuga di gas tornano a casa con timore

Chongqing (AsiaNews/agenzie) – Migliaia di residenti sono tornati a casa, fra dubbi e paure dopo la fuga di gas avvenuta lo scorso 23 dicembre a Kaixian. La stima ufficiale dei morti è ferma a 234, con altre 6 vittime in gravi condizioni che sono state trasferite all'Ospedale di Chongqing. Le autorità locali hanno dichiarato che buona parte dei rimanenti 20 mila sfollati  sono tornati alle loro case, con l'aiuto dei mezzi di trasporto messi a disposizione dal governo.

I residenti sono stati invitati a mangiare solo cibi secchi e verdure conservate in casa e avvertiti di non bere l'acqua dei depositi che potrebbe essere contaminata.

Ni Huamian, un agricoltore del luogo , ha detto che si atterrà alle disposizioni governative finchè queste non daranno il via libera ai cibi freschi.  Ma ha in mente un piano di sicurezza personale: "Farò mangiare ciò che coltivo prima ai miei maiali. Se i maiali rimarranno in vita, ne mangerò anche io".

Un portavoce della PetroChina, frazione del colosso China National Petroleum Corp., ha dichiarato è troppo presto per valutare l'impatto economico del disastro. La compagnia madre, la CNPC, proprietaria del pozzo di gas esploso il 23 dicembre, ha promesso di risarcire tutte le vittime per ogni tipo di danno correlato all'esplosione. Ad ogni modo, secondo il portavoce, il lavoro di estrazione al pozzo in questione ritornerà normale appena possibile.

Ieri la PetroChina ha subito una giornata turbolenta sul mercato azionario. All'inizio lo scambio delle sue azioni era fermo al 4,43 %, ma queste sono salite del 3,16 %, fino ad una chiusura record di 16.10 dollari di Hong Kong.

Tuttavia il mercato non è stato così positivo per le altre compagnie di gas e petrolio, come la CNOOC, che ieri ha chiuso con una perdita del 4,16 %.

L'instabilità del mercato appare fortemente connessa alla confusione che regna sugli investitori, a causa degli ultimi sviluppi del disastro.

La catastrofe della provincia di Kaixian è la peggiore mai avvenuta in Cina. La nube tossica, risultato dell'esplosione, si è diffusa per un'area di oltre 25 km. quadrati, ed ha portato all'evacuazione di oltre 64,000 persone.

(MS)

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