28/01/2019, 08.55
FILIPPINE
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Jolo, l’Isis rivendica l’attentato alla cattedrale. I vescovi: ‘Uniti contro l’estremismo’

Due attentatori suicidi hanno detonato cinture esplosive all'interno della chiesa e nei pressi del parcheggio. Nell’attentato hanno perso la vita cinque soldati, un membro della guardia costiera e 12 civili, mentre altre 83 persone sono rimaste ferite. Da Pamama, papa Francesco esprime “la più ferma riprovazione”.

Zamboanga (AsiaNews) – A poche ore di distanza dal doppio attentato che ieri mattina ha colpito la Cattedrale di Nostra Signora del Monte Carmelo a Jolo (Sulu), i vescovi filippini invitano i cristiani  a “stringere le mani di tutte le comunità amanti della pace, nella difesa contro l'estremismo violento”. Lo Stato islamico (Is) ha rivendicato ieri sera l’ultimo atto di violenza contro la comunità cattolica di Jolo, roccaforte islamista nell’isola meridionale di Mindanao. Lo afferma il SITE Intelligence Group, organizzazione che monitora le attività jihadiste su internet. Il gruppo terrorista ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui rivela che due attentatori suicidi hanno detonato le loro cinture esplosive all'interno della chiesa e nei pressi del parcheggio.

Nel frattempo, la polizia la polizia della Regione Autonoma nel Mindanao musulmano (Armm) rivede al ribasso il bilancio delle vittime: il portavoce Gerry Besana dichiara che nell’attentato hanno perso la vita cinque soldati, un membro della guardia costiera e 12 civili, mentre altre 83 persone sono rimaste ferite. Da Pamama, papa Francesco ha espresso “la più ferma riprovazione per questo episodio di violenza, che porta nuovi lutti in questa comunità cristiana”. Mons. Angelito Rendon Lampon, già vescovo di Jolo e nuovo arcivescovo di Cotabato, afferma: “Nei miei 20 anni, dal 1998 alla scorsa settimana, vi sono state sette bombe a mano lanciate nella nostra cattedrale”. Pubblichiamo di seguito in versione integrale il documento rilasciato dalla Conferenza episcopale (Cbcp) dopo il terribile attentato. (Traduzione a cura di AsiaNews).

Noi, vescovi cattolici riuniti nella nostra assemblea plenaria a Manila, abbiamo ricevuto oggi le tristi notizie di p. Romeo S. Saniel, OMI, amministratore apostolico di Jolo, sugli attentati dinamitardi contro la Cattedrale di Nostra Signora del Monte Carmelo durante la messa domenicale.

Esprimiamo il nostro cordoglio alle famiglie dei numerosi soldati e civili uccisi dalle esplosioni. Esprimiamo anche le nostre condoglianze a coloro che sono stati feriti ed estendiamo la nostra solidarietà agli altri fedeli all'interno della Cattedrale ed al resto della comunità ecclesiale nel vicariato apostolico di Jolo.

Allo stesso tempo, condanniamo questo atto di terrorismo che si è verificato solo pochi giorni dopo il referendum sulla Bangsamoro Organic Law (Bol).

Mentre iniziamo una nuova fase del processo di pace con la creazione della Regione Autonoma Bangsamoro nel Mindanao musulmano (Barmm), chiediamo ai nostri fratelli cristiani di stringere le mani di tutte le comunità musulmane e indigene amanti della pace, nella difesa contro l'estremismo violento.

Possano tutte le nostre religioni di pace guidarci nella nostra ricerca di un futuro più luminoso per i popoli di Mindanao.

Dalla Conferenza episcopale delle Filippine

+ Romulo G. Valles

Arcivescovo di Davao

Presidente, CBCP

27 gennaio 2019

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