16/06/2008, 00.00
ARABIA SAUDITA
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L’Arabia saudita produrrà più petrolio, reazione cauta dei mercati

Non sono indicate le cifre, ma si parla di altri 200mila barili al giorno, che porteranno alla maggior produzione saudita dal 1981. Segretario Onu: re Abdullah ritiene “anormale” il prezzo del greggio e vuole farlo diminuire.

Jeddah (AsiaNews/Agenzie) – Reazione cauta dei mercati all’odierno annuncio dell’Arabia Saudita,  che da luglio produrrà più petrolio, per contenerne il prezzo e rispondere alle richieste di Stati Uniti e altri Paesi sviluppati. Le prime contrattazioni in Europa hanno visto solo minime diminuzioni del prezzo del petrolio, dopo che il 13 giugno era sceso di 2 dollari al barile a seguito delle prime indiscrezioni.

Il ministro saudita per il Petrolio Ali al-Naimi e il segretario Onu Ban Ki-moon hanno annunciato l’aumento. Si parla di 200mila barili al giorno in più dei 9,45 milioni attuali. A maggio la produzione già è cresciuta di 300mila barili. Il dato effettivo potrebbe essere rivelato il 22 giugno dopo l’incontro previsto a Jeddah (Arabia Saudita) con il cartello dei Paesi produttori di petrolio (Opec).

Ban Ki-moon, dopo l’incontro con re Abdullah, ha detto che anche il re ritiene l’attuale prezzo del petrolio “alto in modo anormale a causa di fattori speculativi e per le politiche di alcuni governi. Vuole fare quanto può per [portare] il prezzo del petrolio a livelli adeguati”.

L’annuncio arriva mentre in Giappone i ministri finanziari degli otto Paesi più  industrializzati (G8) hanno avvertito che gli alti prezzi di petrolio e alimenti costituiscono “una seria minaccia per la stabilità mondiale” e possono far impennare l’inflazione e accrescere la povertà.

La decisione saudita potrebbe creare divisioni tra i membri Opec, molti dei quali non desiderano o non sono in grado di aumentare la produzione e vogliono tenere alti i prezzi. Il Paese sta completando lo sviluppo del giacimento gigante Khursaniyah, che può portare una maggior produzione di 500mila barili al giorno.

Nonostante i prezzi, la domanda di petrolio è in aumento ed è giunta il 13 giugno a 86,88 milioni di barili al giorno, con un aumento di 1,1 milioni rispetto all’inizio del 2008.

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