12/09/2009, 00.00
NEPAL
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L’arresto dell’estremista indù Mainali non spegne i timori dei cristiani nepalesi

di Kalpit Parajuli
Il terrorista è a capo del Nepal Defense Army che ha firmato l’attentato del maggio scorso alla cattedrale cattolica di Kathmandu. P. Robin Rai, parroco della chiesa colpita dalla bomba, ringrazia il governo “per aver compiuto il suo dovere”. Ma avvisa : “Questo non significa che minacce e rischi per i cristiani del Paese siano finiti”.
Kathmandu (AsiaNews) - “Sono state arrestate alcune persone, ma la rete rimane ancora attiva. Solo il futuro potrà dirci cosa ci aspetta”. P. Robin Rai, parroco della cattedrale dell’Assunzione a Kathmandu, commenta così l’arresto di Ram Prasad Mainali (nella foto), leader del Nepal Defense Army (Nda), avvenuto il 6 settembre.
 
Il gruppo estremista indù ha rivendicato l’attentato alla cattedrale cattolica della capitale nel maggio scorso che ha ucciso tre fedeli e causato 13 feriti. La comunità della capitale ha accolto la notizia della cattura del capo del Nda con cautela. P. Rai ringrazia il governo “per aver compiuto il suo dovere”, ma sottolinea che “questo non significa che minacce e rischi per i cristiani del Paese siano finiti”.
 
L’arresto di Mainali è avvenuto a Bhagidubba, distretto di Jhapa nel est del Paese. La polizia ha catturato insieme al leader anche Pulin Biswas, capo del Nda nel distretto di Morang conosciuto anche come Tribhuvan Yadav
 
Il commissario Devendra Subedi, tra gli autori dell’arresto dei due estremisti indù, afferma che l’Nda è accusata di assassini, rapimenti, attentati, estorsioni e minacce. Il gruppo di ribelli combatte per affermare il Nepal come nazione degli indù contro il secolarismo e le religioni considerate non tradizionali del Paese.
 
Oltre alla bomba alla Cattedrale cattolica di Kathmandu, il Nepal Defense Army ha rivendicato il recente attentato alla sede del Congress Central Party, dell’11 agosto scorso, e la bomba alla moschea di  Biratnagar, del 26 marzo, che ha causato tre morti.
 
Mainali è stato trasferito nelle carceri della capitale per essere sottoposto a interrogatori su tutta l’attività del Nda. Gli inquirenti sperano di poter ottenere molte risposte dal leader del gruppo a cui sono attribuite responsabilità anche nella morte di p.  John Prakash, rettore della scuola salesiana di Sirsiya, distretto di Morang, ucciso da ignoti nel luglio del 2007.
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