30/05/2016, 13.06
SINGAPORE
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La parrocchia di San Francesco a Singapore, “casa” per migliaia di migranti economici

La comunità cattolica è cresciuta moltissimo grazie all’immigrazione dai Paesi asiatici. Di 4500 fedeli che partecipano alla messa, circa la metà provengono da Filippine, Myanmar, India, Sri Lanka, Cina e Vietnam. Decine di volontari ogni giorno distribuiscono pasti gratuiti ai più bisognosi. Nella chiesa è custodita una reliquia di Santa Alfonsa, la prima religiosa indiana ad essere canonizzata.

 

Singapore (AsiaNews) – Negli ultimi anni la sua comunità di fedeli della chiesa di San Francesco d’Assisi a Singapore è cresciuta tantissimo grazie ai migranti economici, tanto che per far partecipare tutti i numerosi fedeli alla messa “abbiamo dovuto programmare delle celebrazioni speciali nelle diverse settimane del mese”. P. Jonh Lau, il parroco, spiega che ora i migranti “sono quasi la metà dei credenti”. Con il tempo, la parrocchia è diventata la “casa” per migliaia di persone provenienti da diversi Paesi asiatici in cerca di lavoro, che si sono raccolte nella zona occidentale della città (in rapida crescita demografica). Ogni settimana, afferma il sacerdote, circa 4500 persone partecipano alla messa. Fra loro vi sono birmani, indiani, filippini, tamil, cinesi e vietnamiti.

Sono 400 i cattolici tamil provenienti dallo Sri Lanka, perlopiù impiegati nel settore manifatturiero delle aree Jurong e Tuas, a ovest della città-Stato. Circa 300 sono invece gli indiani di etnia malayali, provenienti dallo Stato del Kerala. Essi sono legati alla parrocchia anche per un altro motivo: nella chiesa è custodita una reliquia di Santa Alfonsa (1910-1946), la prima santa nativa dell’India e originaria proprio del Kerala. La suora è stata canonizzata da Benedetto XVI il 12 ottobre 2008.

La comunità filippina è la più numerosa fra quelle che fanno capo alla parrocchia di San Francesco. Essa può contare su 700 membri impegnati nella vita della parrocchia e divisi fra la Legione di Maria e i seguaci di San Lorenzo Ruiz.

I migranti economici sono la metà dei parrocchiani. Essi sono poveri, ma non si risparmiano le opera di misericordia materiale. Dal lunedì al sabato, inclusi i giorni festivi, un gruppo di volontari distribuisce pasti gratuiti agli anziani e ai più bisognosi che vivono nei pressi della chiesa. Ogni mattina, chiunque abbia fame può trovare riso, verdura e carne servita al momento. I pasti sono forniti dalla “Willing Hearts”, fondazione caritativa iniziata nel 2003 da un gruppo di parrocchiani con il sostegno delle suore canossiane.

Costruita nel 1958, la parrocchia di San Francesco d’Assisi è molto attiva anche nella pastorale giovanile. I ragazzi della comunità vengono educati alla musica, al canto, e ad utilizzare i propri talenti per il bene della Chiesa. Decine di giovani si ritrovano ogni settimana a fare prove di canto per la messa. Poche settimane fa hanno preparato un concerto in occasione della Festa della mamma.

P. Lau afferma che ogni anno circa 40 ragazzi ricevono il sacramento della Cresima.

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