25/02/2016, 15.10
KYRGYZSTAN
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Lotta all’estremismo islamico: il 90% dei direttori delle madrasse non potrà più insegnare

Nel 2014 il governo ha istituto dei controlli sull’insegnamento da parte di religiosi, direttori e insegnanti. Essi devono presentare dei certificati che attestano una formazione religiosa “dell’islam tradizionale” e un’istruzione laica. Su 101 scuole, 72 si sono iscritte ai controlli; il 92% dei direttori e oltre 200 insegnanti (su 483) non possiede i documenti richiesti. Istituti di cultura, moschee e associazioni finanziate dall’estero.

Bishkek (AsiaNews/Agenzie) – Oltre il 90% dei direttori delle scuole islamiche del Kyrgyzstan e circa la metà dei docenti non ha presentato la documentazione necessaria che abilita all’insegnamento, perchè tutti loro non possiedono un diploma di istruzione superiore sulla religione islamica. Questo significa, ha annunciato Abdulla Asrankulov, presidente della Commissione per la certificazione religiosa del Paese centro-asiatico, “che perderanno la licenza per l’insegnamento”. Il controllo delle competenze dei docenti è stato approvato nel 2014 e rientra nelle iniziative definitive “fondamentali” per ridurre l’incitamento all’estremismo islamico tra i giovani, che spesso si diffonde grazie all’ignoranza sui temi religiosi.

Ieri è iniziato lo scrutinio delle competenze di istituti educativi, sacerdoti, direttori e insegnanti della repubblica islamica. Da tempo le autorità di governo hanno espresso preoccupazione per la diffusione di idee radicali nel Paese e il reclutamento dei giovani.

Secondo i dati diffusi a metà gennaio, almeno 30 cittadini del Kyrgyzstan sono morti in Siria e Iraq nel 2015 mentre combattevano al fianco dei militanti dello Stato islamico. Dal territorio dell’Asia centrale parte un numero sempre maggiore di ragazzi, adescati soprattutto attraverso internet. Di recente il Federal Security Service russo ha parlato di circa 3mila foreign fighters adescati in questi Paesi, di cui circa 500 solo in Kyrgyzstan.

Per questo il governo di Bishkek ha inasprito i controlli sulle scuole islamiche, ricettacolo di propaganda estremista. Nel 2012 le forze di sicurezza hanno accusato la più alta autorità religiosa islamica – il Muftiyat – di inviare in modo illegale i ragazzi in Bangladesh, dove sono influenzati dalla propaganda estremista del movimento Tablighi Jamaat. Nel 2014 il governo ha introdotto i controlli sulle scuole e nei mesi scorsi ha anche deciso di sottoporre gli imam a “test sulla conoscenza dell’islam”.

In base alla normativa in questione, i direttori e gli insegnanti delle madrasse devono soddisfare i seguenti requisiti: sostenere l’islam tradizionale, avere un’istruzione superiore religiosa e laica. Su un totale di 101 scuole islamiche, 72 si sono iscritte ai controlli. In questi 72 istituti il 92% dei direttori e più di 200 docenti (su 483) non ha presentato i certificati richiesti.

In Kyrgyzstan risiedono circa 6 milioni di persone. Sul territorio operano 2.400 organizzazioni religiose, di cui oltre 2mila islamiche. Nel Paese ci sono 2.300 moschee, oltre a centri di cultura e associazioni spesso finanziati dall’estero.

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