06/10/2009, 00.00
INDIA
Invia ad un amico

Love Jihad: adescano ragazze on-line e le costringono a convertirsi all’islam

L’Alta Corte del Kerala chiede alla polizia dello Stato e al ministro degli interni di New Delhi di indagare sulle campagne di conversione forzata ribattezzate “Love Jihad” e “Romeo Jihad”. Giovani attratte da promesse matrimoniali, finiscono nelle mani di organizzazioni islamiche. Si teme che i casi siano oltre 4mila. Ai ragazzi che fanno da esca una ricompensa di 100mila rupie.

New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – L’Alta Corte del Kerala ha chiesto alla polizia dello Stato e al ministro degli interni di New Delhi di aprire un'inchiesta sulle cosiddette “Love Jihad” e “Romeo Jihad”, operazioni pianificate da organizzazioni musulmane che adescherebbero giovani ragazze con la promessa dell’anima gemella per poi costringerle a convertirsi all’islam.  

La richiesta del giudice K T Sankaran arriva nei giorni in cui il tribunale del Kerala respinge la richiesta di scarcerazione su cauzione di due giovani musulmani accusati di aver circuito due studentesse di un college a Pathanamthitta.

I ragazzi indagati appartengono al Campus Front, gruppo studentesco musulmano, legato al Popular Front of India (PFI) confederazione di organizzazioni d’ispirazione islamica, attivo anche negli Stati del Karnataka e Tamil Nadu.

Le due studentesse, originarie di Kochi e Thiruvananthapuram, hanno testimoniato in tribunale di essere state adescate con promesse di matrimonio e poi tenute sotto sequestro in un centro a Malappuram. Esse affermano di essere state costrette e leggere libri e vedere video che inneggiavano all’estremismo religioso.

La polizia del Kerala teme che il fenomeno possa avere ampie dimensioni. I musulmani sono la seconda comunità religiosa dello Stato dopo gli indù; rappresentano il 24% della popolazione, oltre 30milioni di persone, e questo offre una fitta trama di rapporti che può facilitare le operazioni di adescamento e conversione.

I primi indizi sulla vicenda risalgono all'inizio del 2009 quando la polizia ha registrato, nell’arco di sei mesi, quasi 4mila conversioni all’islam tra ragazze che avevano avuto a che fare con la rete di Romeo Jihad.

Lo strumento più utilizzato per gli adescamenti è internet. Il profilo delle giovani coinvolte è ben definito: indù o cristiane, studentesse di college o al primo impiego, provenienti da famiglie benestanti.

Gli adescatori hanno indicazioni precise: due settimane di tempo per verificare le reali possibilità di convertire la ragazza; sei mesi per sottoporla ad un vero e proprio lavaggio del cervello. Durante la loro missione i ragazzi ricevono cellulari, moto e vestiti necessari per adescare le giovani; a conversione avvenuta 100mila rupie, circa 1400 euro, come aiuto finanziario per iniziare una attività in proprio.

L’Alta Corte del Kerala  vuole che le autorità centrali e a quelle dello Stato indaghino anche sui fondi che finanziano le due campagne. Ad oggi gli investigatori sono riusciti a scoprire che i soldi arrivano dall’estero, con tutta probabilità da Paesi del Medio oriente o della penisola araba.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Sinodo siro-malabarese: le conversioni forzate con il ‘love jihad’ danneggiano la pace sociale
16/01/2020 11:00
Attenti alle conversioni forzate con il ‘love jihad’: la circolare della Chiesa letta alle messe
20/01/2020 09:19
Kerala, la (presunta) minaccia della “love jihad”
20/07/2012
I radicali indù del Karnataka dichiarano guerra ai musulmani di Love Jihad
23/10/2009
Kathmandu, quattro cristiane arrestate per ‘conversione forzata’ di dalit
06/11/2018 08:50


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”