15/03/2016, 12.16
VATICANO
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Papa: il 4 settembre, a Roma, Madre Teresa sarà proclamata santa

La decisione di Francesco nel Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione di beati di oggi. La vita della “piccola suora” dedicata ai più poveri tra i poveri. Dalla capanna nella periferia di Calcutta al Nobel per la pace alla diffusione mondiale della Missionarie della carità.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Madre Teresa di Calcutta sarà proclamata santa il 4 settembre, a Roma. Lo ha deciso oggi il Papa nel corso del Concistoro ordinario pubblico per la canonizzazione di beati. Oltre a Madre Teresa saranno canonizzati anche Giuseppe Sanchez del Rio, Stanislao di Gesù Maria, Giuseppe Gabriele del Rosario Brochero e Maria Elisabetta Esselblad.

Madre Teresa di Calcutta, al secolo Agnes Gonxha Bojaxhiu, era nata il 26 agosto 1910 a Skopje (ex-Jugoslavia, oggi Macedonia), da una famiglia cattolica albanese. A 18 anni decise di entrare nella Congregazione delle Suore missionarie di Nostra Signora di Loreto. Partita nel 1928 per l’Irlanda, l’anno dopo è mandata in India, dove nel 1931 emette i primi voti prendendo il nuovo nome di suor Mary Teresa del Bambin Gesù. Per 17 anni sarà insegnante di storia e geografia nel collegio delle suore di Loreto a Entally, a Calcutta. Nel 1944 ne diviene direttrice.

La svolta della sua vita ha la data del 10 settembre 1946. Suor Teresa è in treno,  diretta a Darjeeling, per gli esercizi spirituali, quando sente la “seconda chiamata”: il grido di Gesù in croce: “ho sete!”. “Quella notte – scrisse lei stessa - aprii gli occhi sulla sofferenza e capii a fondo l'essenza della mia vocazione”. “Sentivo che il Signore mi chiedeva di rinunciare alla vita tranquilla all'interno della mia congregazione religiosa per uscire nelle strade a servire i poveri. Era un ordine. Non era un suggerimento, un invito o una proposta”. E’ la chiamata a dedicarsi ai più poveri dei poveri, che vede in coloro che ogni giorno muoiono lungo le strade di Calcutta, senza alcun rispetto per la loro dignità di quel momento. E "I thirst" (ho sete), c’è scritto sul crocifisso di tutte le cappelle delle suore di Madre Teresa.

Suor Teresa  decise di lasciare il convento di Entally. Ma serviranno due anni per convincere le consorelle e l'arcivescovo di Calcutta, e ottenere le approvazioni necessarie. Nel 1948, il 15 agosto, lasciate le suore di Loreto diventava Madre Teresa. Quello stesso anno prese la cittadinanza indiana, segnando per sempre il suo legame con quel Paese. Sua prima sede fu una capanna nello slum di Motijhia a Calcutta.

Il 7 ottobre 1950 la Congregazione delle missionarie della carità ottiene il suo primo riconoscimento, l’approvazione diocesana. Il numero delle suore cresce così rapidamente che nel febbraio del 1953 la diocesi di Calcutta assegna loro una nuova sede al 54A Lower Circular Road, tuttora Casa madre delle Missionarie della carità.

L’anno prima, nel 1952, era nata la Casa Kalighat per i morenti dove le persone possono morire con dignità e secondo i riti della propria fede.

I malati di lebbra, anch’essi “i più poveri tra i poveri” furono il successivo campo di impegno. Nel 1957 Madre Teresa comincia ad accogliere alcuni lebbrosi. Poco dopo realizza delle cliniche mobili per contenere i focolai di infezione e nel 1958 apre un centro per i malati di lebbra a Tigarah, nella periferia di Calcutta.

Gli anni successivi segnano una crescita impetuosa delle Missionarie della carità. Nel febbraio 1965 Paolo VI dà loro la qualifica di “congregazione di diritto pontificio” e quindi la possibilità di operare fuori dall’India. A luglio a Cocote, in Venezuela, viene aperta la prima Casa fuori dall’India. Al 31 dicembre 2008 la congregazione contava 5.194 religiose in 762 case.

La fama di Madre Teresa continuò a crescere e sono innumerevoli i premi alla sua attività, dal Premio Magsaysay per la Pace e l'Intesa Internazionale del 1962 al Premio Templeton del 1972 al Nobel per la pace del 1979, assegnatole "per il lavoro compiuto nella lotta per vincere la povertà e la miseria, che costituiscono anche una minaccia per la pace”.

Instancabile, malgrado condiziono di salute sempre più precarie, Madre Teresa morì  a Calcutta la sera del venerdì 5 settembre 1997, alle 21.30. Aveva 87 anni.  Sulla sua tomba, a Calcutta, l’evangelico “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi".

Il 26 luglio 1999 è stato aperto il processo di beatificazione, con tre anni di anticipo sui cinque previsti dalla Chiesa, per volontà di Giovanni Paolo II, legato da grande  amicizia con la suora.

Il 17 dicembre 2015, Papa Francesco ha approvato la promulgazione del decreto che riconosce un miracolo attribuito all'intercessione della Beata Teresa di Calcutta. Il caso presentato dalla Postulazione della sua causa di canonizzazione riguarda la guarigione miracolosa che ha avuto luogo nel 2008 a Santos, Brasile. Il caso riguarda un uomo con una infezione virale del cervello che ha prodotto più ascessi con idrocefalo triventricolare.

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