26/05/2016, 08.59
ARABIA SAUDITA - IRAN
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Riyadh: colloqui “positivi” con Teheran per i pellegrini iraniani all’Hajj

Nuovo incontro ieri fra la delegazione iraniana e una rappresentanza saudita. Al centro delle trattative le modalità di rilascio dei visti e di ingresso nel Paese dei pellegrini iraniani. Attesa entro i prossimi giorni la firma dell’accordo. Resta alta la tensione diplomatica fra le due potenze regionali.

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - I colloqui con la delegazione di Teheran si sono svolti in un clima “positivo” e vi sono stati progressi per consentire anche la partecipazione dei pellegrini di iraniani all’Hajj, annullata in un primo momento per un problema legato al rilascio dei visti. È quanto ha affermato un funzionario saudita, commentando l’incontro fra le due parti avvenuto ieri in Arabia Saudita in un momento di grave crisi diplomatica fra le due potenze regionali. 

A inizio mese Teheran e Riyadh, da tempo ai ferri corti per l’assalto all’ambasciata saudita in Iran in risposta all’esecuzione di un dignitario sciita nel regno, non avevano trovato l’accordo per la partecipazione degli fedeli iraniani. In quel frangente Teheran aveva accusato Riyadh di “sabotaggio”; in risposta la leadership saudita ha affermato che il regno “accoglie pellegrini da tutto il mondo”. 

Ieri i due fronti hanno discusso “le modalità [di rilascio dei visti], così come l’organizzazione e i servizi”; un primo accordo è stato raggiunto sull’uso di “visti elettronici” che possono essere stampati da pellegrini iraniani. Intanto continua a restare chiusa la missione diplomatica saudita a Teheran. La firma di un accordo finale fra Iran e Arabia Saudita dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, al termine degli incontri fra le due delegazioni. 

Teheran contesta a Riyadh l’imposizione del rilascio da parte di “una nazione terza” dei visti per partecipare all’Hajj; inoltre, i sauditi non vogliono concedere l’arrivo dei pellegrini a bordo di aerei di linea iraniani con voli diretti. Su entrambi i punti si cerca una mediazione soddisfacente per entrambe le parti, in modo da sbloccare la situazione. 

Iran (sciita) e Arabia Saudita (sunnita) sono su fronti opposti in molte delle più importanti questioni che agitano lo scacchiere mediorientale, dal conflitto siriano alla guerra in Yemen. Inoltre, i rapporti fra le due potenze del mondo musulmano erano già ai minimi storici dal mese di settembre 2015, in seguito al drammatico incidente avvenuto nel corso dell’ultimo pellegrinaggio maggiore alla Mecca.

Una tragica calca a Mina, nei pressi della Mecca, aveva causato centinaia di vittime, 2070 morti per la precisione secondo una statistica della Reuters.  L’Iran aveva accusato le autorità saudite di “cattiva gestione” e “incompetenza”, fino ad arrivare a suggerire che l’incidente fosse premeditato.

L’Hajj (pellegrinaggio) è considerato uno dei cinque pilastri dell’Islam e ogni buon musulmano dovrebbe compierlo almeno una volta nella vita. L’Arabia saudita ha spesso usato in modo politico il permesso di giungere alla Mecca. Ad esempio, da anni ai siriani è vietato recarsi nella città santa musulmana.

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