09/11/2010, 00.00
TURCHIA
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Sentenza storica in Turchia: restituito l’orfanotrofio di Buyukada al Patriarcato ortodosso

di NAT da Polis
Dopo la sentenza della Corte europea la Turchia decide di restituire al Fanar l’edificio situato sull’Isola dei Principi. La decisione apre la strada per la richiesta relativa ad altri edifici religiosi, monasteri in massima parte, sequestrati dallo stato

Istanbul (AsiaNews) - Storica sentenza di una corte di giustizia turca, la prima del genere: il tribunale  di Buyukada, sulla scia della sentenza della Corte dei diritti dell uomo di Strasburgo,  ha reso al Patriarcato ecumenico di Istanbul l’orfanatrofio di Buyukada. La corte ha comunicato al Fanar di aver dato ordine che avvenga la definitiva  restituzione al Patriarcato Ecumenico di Costantintinopoli dello stabile, sito sull’ Isola dei Principi. Inoltre ha ordinato la sua trascrizione al pubblico catasto a nome del Rum Patrikanesi(Il Patriarcato dei Rum, come sono chiamati i cristiani ortodossi in Turchia), riconoscendo de facto il suo status giuridico. Inoltre va sottolineato che con questa sua sentenza il tribunale di Buyukada rinnega una sua  precedente sentenza del 27 giugno 2005, con la quale, e su sollecitazione della Direzione delle Fondazioni Religiose, venivano tolti i diritti di proprietà sull'orfanotrofio al Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.

Con questa sentenza, la prima e davvero storica di un tribunale turco,  si conclude cosi la lunga controversia che ha avuto inizio nellanno 1999 tra il Patriarcato Ecumenico e la Direzione delle fondazioni religiose, espressione quest ultima  della Turchia Repubblicana che attraverso essa esercitava un attento controllo sulle minoranze. Usando strumenti di natura giuridica spesso discutibili. Nel 1999 quando la Direzione generale delle fondazioni religiose ha chiesto l’annullamento dei titoli di proprietà dell'orfanotrofio intestati al Patriarcato Ecumenico sin dal 1902 e confermati  nel 1929. Contemporaneamente la Direzione generale delle Fondazioni Religiose ha ordinato il passaggio dei titoli di proprietà alla fondazione religiosa ortodossa che si occupa dell'orfanotrofio, chiuso nel 1964 per presunta inagibilità.  

Il “Fanar”, esauriti senza successo tutti i mezzi giuridici a sua disposizione presso le autorità turche, ha fatto ricorso alla Corte dei diritti delluomo di Strasburgo, che il 15 giugno di quest’anno ha accolto le sue richieste. Resta però un ultimo passo da compiere: e cioè sciogliere lo status di mazbut dell'orfanotrofio, provvedere al dissequestro e occupazione  da parte della  Direzione generale delle Fondazioni e concedere la sua gestione a membri eletti dalla comunità cristiano-ortodossa di Istanbul. La sentenza apre la strada al possibile dissequestro di 23 monasteri in Turchia, ancora di proprietà dello Stato attraverso la Direzione generale delle Fondazione. L’ orfanotrofio, come ha detto il  Patriarca ecumenico Bartolomeo I, verrà adibito a centro mondiale interreligioso e a osservatorio per la protezione dell'ambiente .

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