27/09/2008, 00.00
CINA
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Si è svolta con successo la prima passeggiata cinese nello spazio

L'uscita di circa 15 minuti trasmessa in diretta tv. Grande soddisfazione e orgoglio per politici e tecnici, che ripetono che è il primo passo per creare una stazione orbitale cinese.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Si è svolta con successo la prima passeggiata nello spazio di un astronauta cinese, trasmessa in diretta dalla televisione. A 40 anni dopo quella del 1965 del russo Alexei Leonov, oggi poco dopo le ore 16,30 (ora di Pechino) il comandante Zhai Zhigang è uscito dalla navicella in orbita a 343 chilometri dalla Terra, impugnando una bandiera cinese. Ha compiuto varie operazioni, in costante contatto con gli altri due rimasti a bordo. E’ tornato sulla navicella dopo circa 15 minuti, nella soddisfazione generale.

I media continuano a celebrare la grandezza nazionale, dopo il successo delle Olimpiadi. I tecnici ripetono che questo è solo il primo passo per realizzare una stazione spaziale. In piazza Tiananmen a Pechino c’è una gigantesca luna bianca attorno alla quale orbita una navetta spaziale, preludio all’annunciata prossima conquista della Luna.

I media cinesi sono pieni di particolari sulla missione e sulle meraviglie tecniche della navicella spaziale, quasi per farla sentire a tutti più familiare, oltre che per celebrare le capacità della nazione. Così, viene descritto il “bagno” di bordo, la prima toletta su una navicella spaziale cinese, con spiegazione e disegni di come funziona. Viene indicato il menù di oggi: pollo speziato con nocciole, gamberi, frutta secca. E’ ricordato che gli astronauti hanno a disposizione rimedi della medicina cinese tradizionale come il taikong yangxin (“nutrimento spaziale del cuore”) composto “di oltre 10 tipi di erbe cinesi – spiega un portavoce del dipartimento sanitario della missione – che migliorano le condizioni cardiovascolari degli astronauti”. Sono sottolineate le innovazioni apportate alla tecnologia russa e Usa copiate.

Più di tutto, sono celebrate le “storie qualunque” dei tre astronauti: Liu Boming, secondo di 6 figli di una povera famiglia contadina dell’Heilongjiang, che per frequentare una prestigiosa scuola secondaria superiore faceva ogni giorno 10 chilometri in bicicletta su strade infangate con temperature di meno 30 gradi dopo il tramonto. Zhai Zhigang, che ha fatto la passeggiata, la cui madre vendeva semi tostati di girasole per pagargli gli studi. Jing Haipeng, che la famiglia voleva togliere dagli studi per loro troppo costosi. Tutti e tre nati da povere famiglie contadine, che con impegno e duro lavoro hanno raggiunto le loro aspirazioni: essere membri del Partito comunista, ufficiali dell’Esercito del popolo e  astronauti.

Ma sul South China Morning Post di Hong Kong oggi c’è una vignetta irriverente, riferita allo scandalo-latte. In una congestionata sala d’aspetto ospedaliera, genitori esausti cullano i loro neonati, molti dei quali piangono disperati. Un televisore trasmette immagini della missione spaziale e una madre infuriata commenta: “Dovrei sentirmi orgogliosa della nostra tecnologia avanzata…” (PB)

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