01/02/2019, 07.11
CINA-VATICANO
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Soppresse sette chiese e comunità nella diocesi di Qiqihar

di Peter Zhao

Membri del Fronte unito, polizia, rappresentanti dell’Ufficio affari religiosi sono entrati nelle chiese mentre si celebrava la messa, hanno interrotto i servizi liturgici, cacciato via i fedeli, li hanno minacciati e decretato la chiusura delle comunità. Mons. Wei Jingyi, il vescovo di Qiqihar, pur essendo sotterraneo, ha buoni rapporti con il governo. Le soppressioni avvenute dopo la firma dell’accordo Cina- Santa Sede.

Qiqihar (AsiaNews) - Almeno sette chiese e le relative comunità sono state soppresse negli ultimi mesi nella diocesi di Qiqihar, il cui vescovo, mons. Giuseppe Wei Jingyi (foto 2) è riconosciuto dalla Santa Sede, ma non dal governo. Membri del Fronte unito, polizia, rappresentanti dell’Ufficio affari religiosi sono entrati nelle chiese mentre si celebrava la messa, hanno interrotto i servizi liturgici, cacciato via i fedeli, li hanno minacciati e decretato la chiusura delle comunità. Ai sacerdoti è stato richiesto di lasciare il territorio, se non volevano essere espulsi con la forza. Le comunità soppresse sono tutte “sotterranee”, ossia non registrate. Esse però vivevano in buone relazioni con le autorità del luogo da anni. Vi sono due fatti curiosi: anzitutto che la soppressione è iniziata alla fine di settembre, poco dopo la firma dell’accordo fra Cina e Vaticano (22 settembre) e la cancellazione della scomunica del vescovo ufficiale della zona, mons. Giuseppe Yue Fushen di Harbin; in secondo luogo va sottolineato che mons. Wei, pur essendo un vescovo sotterraneo, ha buoni rapporti con le autorità. La dinamica delle soppressioni rispecchia la messa in opera dei nuovi regolamenti  per le attività religiose (varati nel febbraio 2018), che prevedono l’eliminazione della Chiesa sotterranea. Tale attuazione avviene dalla fine di settembre in poi, come se l’accordo Cina-Vaticano avesse fatto precipitare i tempi: come un segno di sfida, o di sicurezza del Fronte unito verso il Vaticano.

I fedeli denunciano la violazione della Costituzione cinese, che garantisce libertà religiosa per tutti. Alcuni sospettano che l’eliminazione sia anche avallata dal vescovo Yue Fusheng. Nella diocesi di Qiqihar, lo scorso dicembre, la polizia ha semidistrutto un convento e cacciato le suore (foto 3). Ecco un resoconto dalle comunità soppresse.

 

Alla fine di settembre, Li Fu Min, vice direttore del dipartimento Affari religiosi di Da Qing, si è recato con i suoi collaboratori nella città di Shuang Fa. Durante un incontro nella sede del governo locale ha comunicato a padre Zhang Hai Feng che la parrocchia non aveva il permesso di svolgere attività religiose. Quindi o il sacerdote collaborava nell’interrompere immediatamente tutte le attività, o ci avrebbero pensato loro con la forza.

In seguito, alla fine di ottobre, una delegazione guidata da Xiao Guo Feng, vicedirettore del Fronte Unito della contea di Zhangzhou, accompagnata da più di 10 persone - tra cui membri della comunità locale e della stazione di polizia di quella giurisdizione - ha raggiunto la parrocchia di Zhangzhou poco prima dell’inizio della messa serale, dichiarando illegale quella chiesa e obbligando tutti i fedeli all’interno ad uscire. Dopo pochi giorni, più volte gli ufficiali della polizia locale su incarico del Dipartimento del Fronte Unito hanno ripetutamente espulso i fedeli e bandito tutte le attività, interferendo con la vita religiosa della comunità, come ad esempio impedendo le riunioni e l’attività liturgica.

Infine, il 21 dicembre, i vigili del fuoco non hanno potuto dichiarare agibili le due chiese, di Zhangzhou e Shuang Fa, perché mancanti della licenza governativa per le attività religiose.  A Natale è stato anche proibito di celebrare in un altro luogo preso in affitto. I sacerdoti e i fedeli hanno dovuto celebrare fuori al freddo, davanti alla chiesa.

Nella Parrocchia di Feng Le, per almeno 10 volte il vice segretario governativo della città si è recato in chiesa accompagnato dai funzionari di polizia del distretto, per interrompere le cerimonie ed espellere i fedeli dalla chiesa. Hanno anche cambiato più volte la serratura della porta della chiesa e minacciato perfino di porre i sigilli alla struttura se i fedeli avessero continuato a riunirsi. 

Prima di Natale decine di funzionari del governo locale sono andati alla chiesa di Wu Yuan, portando via con la forza il padre Liu mentre celebrava la messa, creando grande panico tra i fedeli, non rispettando il luogo di culto e ferendo profondamente il cuore dei presenti. Hanno anche detto che avrebbero espulso il sacerdote e proibito di riunirsi e festeggiare ancora in quel luogo.

Dalla prima metà del 2018 fino ad oggi, ufficiali del Fronte Unito e degli affari religiosi hanno preso come obiettivo padre Shen. Essi sostengono che il sacerdote sarebbe un prete non ufficiale, influenzato da potenze straniere e gli hanno chiesto di lasciare Wu Da Lian Chi. Il 24 dicembre scorso, il capo del Dipartimento per gli Affari Religiosi è andato in parrocchia e, alla presenza del presidente, ha invitato padre Shen ad andarsene; se entro la fine dell’anno (2018) non se ne fosse andato, lo avrebbero costretto con la forza.

Prima di Natale hanno detto più volte ai fedeli della chiesa di Tong Bei (Bei An) che le loro riunioni sono illegali e saranno vietate.

Nei mesi di novembre e dicembre (2018), le forze di polizia sono andate in chiesa a Jia Ge Da Qi ogni 2-3 giorni impedendoci di riconoscere e accogliere il nostro parroco.

Per i fedeli questi comportamenti ledono in modo serio i loro diritti più elementari e la loro libertà e religiosa. Con la repressione e la persecuzione, ai nostri fedeli non è permesso di riunirsi e vivere la loro fede. I metodi usati da molti funzionari governativi calpestano i diritti dei cittadini e dei fedeli e sono fortemente irrispettosi della sacralità dei luoghi di culto.

I fedeli di molte parrocchie hanno espresso ai loro pastori, sacerdoti e vescovo, il loro disappunto. Essi sono molto irati per il fatto che i funzionari del governo applichino la legge in modo arbitrario, fregandosene anche delle direttive del governo centrale. I sacerdoti e i fedeli della Chiesa ufficiale hanno anche sparso la voce che il governo sta attuando una politica di repressione della comunità sotterranea, invitando i fedeli ad ascoltare il vescovo Yue Fusheng: questa situazione sta provocando grande ira e un grave conflitto interiore nei fedeli.

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