06/03/2018, 11.28
BANGLADESH
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Sylhet, accoltellato noto scrittore, critico dell’islam radicale

di Sumon Corraya

Il prof. Muhammad Zafor Iqbal chiedeva giustizia per i blogger e intellettuali laici assassinati per le loro idee democratiche. Il suo nome era nella lista nera di un gruppo islamico bandito. La condanna di attivisti e cattolici.

Dhaka (AsiaNews) – Il prof. Muhammad Zafor Iqbal, noto scrittore, critico del fondamentalismo islamico, è stato accoltellato alla testa da un radicale affiliato all’Ansarullah Bangla Team (Abt), gruppo islamico bandito dal governo di Dhaka dal 2015. Egli è stato aggredito il 3 marzo scorso a Sylhet, mentre usciva da un seminario alla Shahjalal University of Science and Technology, dove insegna. Trasportato d’urgenza in eliambulanza nella capitale, è ora in condizioni stabili. Il suo aggressore è Faizul Hasan, ex studente di una madrassa [scuola coranica], che davanti agli agenti ha dichiarato: “Il professore è un nemico dell’islam. Come musulmano, è mio compito resistere a coloro che operano contro l’islam”.

Lo scrittore Iqbal dirige il dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica all’università dove è stato accoltellato. Nella sua lunga carriera letteraria, ha ottenuto 15 premi nazionali, tra cui il Bangla Academy Literary Award. Ha scritto molti articoli contro il radicalismo islamico. Inoltre chiedeva giustizia per gli intellettuali assassinati negli ultimi anni – compresi famosi blogger e attivisti – per le loro idee laiche e contrarie all’islam violento.

Per questa sua attività, nel 2015 il suo nome era finito nella lista nera del gruppo Abt, con cui il gruppo prometteva la “giusta morte” a pensatori laici e democratici. Si tratta dello stesso movimento che ha rivendicato la propria responsabilità dell’attacco a 13 intellettuali, dei quali 11 uccisi. Dopo quelle minacce il professore era stato messo sotto scorta. Ora si trova ricoverato al Combined Military Hospital (Cmh) di Dhaka, dove i medici lo hanno curato con 26 punti di sutura.

Ad AsiaNews diversi attivisti condannano l’aggressione. Tra di loro, Sheepa Hafiza, direttrice dell’Ong “Ain and Salish Kandro”: “Siamo molto preoccupati del fatto che il militante abbia agito seppur in presenza della polizia. Condanniamo l’attacco e chiediamo una punizione esemplare per tutti coloro che sono coinvolti. Il governo ha fallito nel garantire giustizia ai pensatori democratici”. Khakon Corraya, scrittore cattolico, aggiunge: “Il dott. Zafor Iqbal voleva il bene delle persone. Non ha mai offeso il sentimento religioso degli islamici con i suoi articoli o discorsi”.

Anche la premier Sheikh Hasina deplora l’incidente. “È chiara – ha affermato – la natura dell’attacco e chi sono i colpevoli. Vogliamo un Paese libero dal terrorismo, dai militanti e dalla droga. Gli aggressori sono degli ignoranti. Essi credono di andare in paradiso uccidendo un uomo. Al contrario, non andranno mai in paradiso, bensì all’inferno. Non c’è alcun dubbio su questo. Dobbiamo lavorare insieme per liberare i nostri figli da tale ignoranza”.

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